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Il popolo del terremoto sta perdendo la pazienza

Ieri la protesta delle popolazioni delle zone terremotate è tornata in piazza Montecitorio. Ma per farsi sentire e far capire che non hanno più tempo nè voglia di aspettare l'inerzia istituzionale, hanno anche bloccato la via Salaria tra Amatrice ed Arquata del Tronto.. “La ri-scossa dei terremotati” campeggia sugli striscioni che i manifestanti hanno esposto davanti alla Camera, in concomitanza con il blocco stradale della via Salaria. GUARDA IL VIDEO

“Chiediamo una risposta immediata, fatti, finalmente, dopo 7 mesi di parole" – ha detto in piazza una donna, esponente di uno dei comitati, -. "Questo è un ultimatum: riuniamoci con il governo, i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione, il commissario Errani, dobbiamo avere una risposta entro una settimana. Altrimenti non ci sposteremo più dalla Salaria, bloccheremo l’Italia”.

“C’è una manifesta incapacità sotto gli occhi di tutti – è l’atto d’accusa dei terremotati – Ci sono 54mila tonnellate di macerie solo nel Lazio… Gentiloni ha detto che saranno aperti di più i cordoni della borsa, ma i soldi a disposizione sono insufficienti. Stiamo rischiando lo spopolamento del centro Italia. Vogliamo l’apertura di un tavolo tra le istituzioni per portare le nostre proposte”.

Le foto di Patrizia Cortellessa alla manifestazione dei terremotati a Montecitorio

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