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Quel pericoloso “terrorista” di Al Bano

E’ di oggi, lunedì 11 marzo 2019, la notizia che il Ministero della Cultura dell’Ucraina ha inserito, su richiesta del Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale, dei servizi segreti ucraini e del Consiglio per la TV e la radio nazionale, un cittadino italiano nella lista delle persone considerate: “MINACCIA ALLA SICUREZZA NAZIONALE”, il suo numero progressivo è il 48.

Chi sarà questo nostro concittadino così pericoloso?, un terrorista convertito all’islam ed arruolatosi con l’ISIS?, un broker della droga per conto di una delle nostre tante mafie?, un trafficante di armi o di scorie nucleari?… No, è il signor Albano Carrisi, in arte Al Bano, pacifico cantante di italiche canzonette con ammiratori in tutto il mondo e svariate decine di milioni di dischi venduti.

Cosa avrà mai combinato per meritare tanto?, ha semplicemente sostenuto, più volte e pubblicamente, che a suo parere le sanzioni economiche dell’Unione Europea nei confronti della Russia per le questioni ucraine sono sbagliate e dannose per la nostra economia, e non ha mai nascosto la propria ammirazione per Vladimir Putin.

Il sig. Carrisi parla con una certa cognizione di causa, infatti oltre ad essere un cantante con fans in tutto il mondo, compresa la Russia e l’Ucraina, è anche un imprenditore agricolo, ha una grande tenuta nel suo paese natale, Cellino San Marco (BR), dove produce vino, olio ecc. E quindi sa benissimo che la mancata vendita dei nostri prodotti agricoli sul mercato russo ha portato a perdite economiche importanti nel nostro settore agricolo.

Quanto alle sue opinioni in merito a Putin, ognuno la vede a modo suo, ma il sig. Carrisi ha tutto il diritto di esprimerle senza dover temere ripercussioni da parte di chicchessia, lui come ogni cittadino italiano.

Esprimere una pacata opinione dissenziente dal coro pro NATO/USA/UE – magari solo per ragioni commerciali – mette dunque a rischio anche un pacifico cantante/agricoltore di essere trattato come un pericolosissimo delinquente.

Si consoli il sig. Carrisi, è in buona compagnia. Infatti il 10 dicembre 2018 un altro nostro concittadino è stato iscritto nella medesima lista dalle autorità ucraine, al numero progressivo 103. Ma se sperate che almeno questo sia veramente un “pericoloso terrorista”, anche questa volta vi sbagliate: si tratta del sig. Michele Placido, attore e regista cinematografico e teatrale noto in tutto il mondo, che si è visto inserito nella lista perché durante una sua tourneè a Mosca, sulla Divina Commedia e Dante Alighieri, ha pubblicamente apprezzato Vladimir Putin e la sua politica estera.

Non credo sia tollerabile che un governo straniero inserisca pacifici cittadini italiani, che sono anche artisti universalmente riconosciuti, in una simile lista. Cosa fa il nostro governo? Quali passi ha mosso la nostra Ambasciata a Kiev perché questa demenza sia subito rimossa?

Ci piacerebbe saperlo, ma crediamo di conoscere la risposta: non è stato fatto nulla, in quanto il nostro governo, in questo perfettamente allineato con i governi precedenti, è succube totalmente della triade NATO/USA/UE e non tutela certamente i nostri interessi nazionali.

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1 Commento


  • Tetyana

    É come l’arte durante fascismo e nazismo, e anche nel periodo staliniano, dove si volevano cancellare i non conformisti. Ucraina diventata la paese senza libertà di parola, d’opinione, e anche la cultura.

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