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Palermo. Vertenza formazione Professionale. USB: “Con quale coraggio CGIL CISL UIL si ripresentano ?”

A volte ritornano, non è solo un modo di dire, almeno in Sicilia. Accade, infatti – nella lunga vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori della Formazione Professionale Regionale – di assistere al ritorno in scena di CGIL CISL UIL, “evento” che trova immediatamente le “barricate” dell’USB.

“È singolare notare – dichiara Sandro Cardinale dell’USB Sicilia e responsabile della Federazione Sociale USB Palermo – tanto interesse della Uil sulla risoluzione della vertenza della Formazione Professionale Siciliana, una disamina perfetta quella del responsabile della Uil Formazione Sicilia, pubblicata su “La Sicilia” del 3 giugno, se non fosse che manca di qualche passaggio, per esempio quello sulla loro complicità nell’esecuzione del martirio delle migliaia di lavoratori e lavoratrici della Formazione Professionale”.

“Oggi – continua Cardinale – dopo cinque lunghi anni dal licenziamento di tutto il bacino di lavoratori, sia degli interventi formativi che degli sportelli multifunzionali, gli stessi che hanno firmato i licenziamenti collettivi, si ergono a paladini della giustizia sociale, non curanti del dissenso dei lavoratori a seguire la vertenza. Ma, purtroppo per loro, i lavoratori non hanno dimenticato!”.

“Ma – spiega nei dettagli il sindacalista dell’USB – proviamo a fare un po’ di chiarezza: 1) nella disamina non si menziona la fuoriuscita dal bilancio regionale avvenuta nel 2010, con la loro completa indifferenza; 2) nel 2013 è stata impedita l’internalizzazione regionale e ancora nel 2014 è stata impedita la proroga del CIAPI ; 3) il tutto si conclude con la non applicazione della legge regionale 24 e 25/93 , che tutelava i lavoratori della F. P. che in caso di licenziamento li avrebbero dovuti ricollocare in altre amministrazioni regionali o pararegionali”.

“A fronte – conclude Sandro Cardinale – di tutto questo ci chiediamo con quale coraggio oggi si ripresentano, CGIL CISL UIL , prendendo contatti con gli Assessori Regionali competenti alla vertenza, proponendo soluzioni non accettate dai lavoratori stessi e che mirano ai soliti interessi dei soliti noti addolcendo la pillola di cicuta e sostituendo la voce APL a Sportelli Polifunzionali. Evidentemente hanno fatto i conti senza l’oste, non solo si ritroveranno i lavoratori contro, ma troveranno l’Unione Sindacale di Base a fare le barricate”.

Nella foto Alessandra Canto e Sandro Cardinale

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