Menu

Ansu Fati, qualcosa di più di un giovane calciatore

Circa 20 anni fa un uomo venne via della Guinea Bissau ed arrivò in Spagna, inseguendo il sogno di una vita migliore. L’uomo che come tanti altri stava fuggendo dalla fame, approdò a Marinaleda, una sorta di isola rossa piazzata in mezzo all’Andalusia; da qualche parte aveva sentito che era un paese solidale e aiutava i migranti.
Il sindaco di Marinaleda, Juan Manuel Sanchez Gordillo (più volte arrestato e perseguitato per l’occupazione delle terre insieme ai contadini, ndr) lo aiutò come tanti altri e gli trovò un lavoro come camionista della spazzatura, nella vicina città di Herrera, in questo modo divenne un immigrato regolare.
Ma quest’uomo e sua moglie erano genitori di due bambini che sono cresciuti andando a scuola e facendo ciò che gli piaceva di più: giocare a calcio. Un giorno un osservatore sportivo li vide giocare e li portò ad allenarsi a Barcellona.
L’altro giorno il Barcelona ha giocato con il Betis. Al 78 ° minuto, uno dei due ragazzi – Ansu Fati – è entrato in campo, a 16 anni è diventato il secondo giocatore più giovane a debuttare con la prima squadra del club catalano.
Ansu Fati è il figlio di quell’uomo che ha attraversato il mare alla ricerca di un’utopia ed è stato abbastanza fortunato da essere accolto in una città solidale come Marinaleda. La sua è qualcosa di più della semplice storia di un giovanissimo calciatore.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *