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Lenin. Il pensiero strategico. Il partito, il combattimento, la rivoluzione

Qual è oggi il senso di un’antologia di Lenin? Che attualità possono avere i suoi testi? Nell’introduzione di Emilio Quadrelli troviamo subito risposta a queste domande. Lo scenario internazionale è caratterizzato dalla crisi economica, dalla continua esplosione di guerre e di insurrezioni popolari. Non si è verificata quella fine della storia che in molti avevano sentenziato dopo il crollo del muro di Berlino. La storia non è finita e il libero mercato non ha trasformato la politica e il sogno di una cosa in inutili retaggi del passato.
Occorre allora ritrovare i grandi testi del pensiero rivoluzionario, nei quali l’opera di Lenin occupa un posto privilegiato. Nell’era del capitalismo e della guerra globali appare indispensabile tornare a leggere chi più di tutti ha compreso il carattere internazionale del conflitto, le ricadute politiche dello sviluppo del mercato e la relazione indissolubile che la politica ha sempre con la guerra. Il «pensiero strategico» evocato è allora un ripensamento della teoria marxista in cui il pensiero politico e il pensiero militare non possono venire disgiunti.
Rileggere Lenin appare così un antidoto alle retoriche che vogliono la definitiva messa in mora delle categorie del politico e il nostro mondo il migliore dei mondi possibili, minacciato al suo interno non da oppositori politici ma da devianti e, sulla scena internazionale, non da nemici ma da canaglie e banditi.
Il volume offre una selezione cronologica delle opere di Lenin, dall’organizzazione del partito alla preparazione della rivoluzione, dal combattimento alla conquista del potere, introdotta da chiare schede storico-politiche, utili per la precisa contestualizzazione e l’approfondimento dei testi.

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