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Pisa. 8 marzo, giornata di lotta per il diritto alla salute

UNA GIORNATA REGIONALE DI LOTTA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA SANITA’ PUBBLICA

poiché è la donna uno dei soggetti più colpiti dai tagli socio/sanitari, dalla crisi sociale, economica e lavorativa che stiamo vivendo. IN DIFESA DEL DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE

Solo la donna può decidere del proprio corpo e deve avere la possibilità di fare scelte coscienti e responsabili senza pressioni religiose, sociali, economiche, culturali.

PER LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 194
Il forte incremento di obbiettori di coscienza e l’accentramento dei servizi, non permette che questo diritto sia assicurato in tutti gli ospedali pubblici, determinando di fatto delle differenze di classe tra “chi può” e chi “non può”, con il rischio per le donne più deboli economicamente  di contrarre malattie o morte.

PER LA CONTRACCEZIONE GRATUITA

Affinchè i metodi contraccettivi siano accessibili a tutti, anche alle donne che non hanno potere economico.

CONTRO LA CHIUSURA DI CONSULTORI E PUNTI NASCITA

E con questi la capillarità di educazione, prevenzione, sostegno a tutte le donne, in ogni sua scelta. 

PERCHÉ IL DIRITTO ALLA SALUTE SIA UGUALE PER TUTTI 
CONTRO L’ATTACCO AL SISTEMA SOCIO/SANITARIO TOSCANO E NAZIONALE

In Toscana la Giunta Rossi è da anni all’avanguardia nell’indicare la strada migliore per tagliare, dismettere o appaltare la sanità pubblica ai privati: Misericordie, Pubblica Assistenza, Croce Verde, Medici associati e altri soggetti, dove per i servizi resi, anche le persone esenti ticket devono pagare il minimo contributo, oppure accedere a prestazioni gratuite “Misericordiose”, e dove i rimborsi per suddette prestazioni, dalla regione vanno al privato e non al pubblico.

La lista dei tagli in atto nella nostra Regione poi è così lunga e articolata che la ricordiamo solo per titoli: centinaia di posti letto eliminati, chiusura di Punti nascita sotto i 500 parti annuali entro il 2013 e sotto le 1000 nascite antro il 2014, riduzione da 12 a 6 centrali del 118, progressiva eliminazione delle Guardie Mediche, chiusura dei piccoli ospedali e di decine di presidi sanitari territoriali, costruzione di quattro mega ospedali con il meccanismo del “Project Financing”, che regala ai privati la loro gestione per decine di anni. L’aumento dei ticket con l’obbligo di pagarli prima della prestazione e il contributo di digitalizzazione.

Tutti questi motivi inducono “chi può” a rivolgersi al privato e “chi non può” a rinunciare alle cure, a lunghe liste di attesa, a migrazioni nel territorio per avere il servizio erogato pubblicamente

CONTRO L’IMPROPRIA MESSA IN CARICO ALLE AZIENDE SANITARIE E OSPEDALIERE 
DEI COSTI DELL’ASSISTENZA RELIGIOSA CATTOLICA

Nonostante questi tagli draconiani e il costante aumento dei ticket, la Regione Toscana continua a pagare per l’assistenza religiosa con finanziamenti di milioni  di euro a personale cattolico (islamici, ebraici e altri sono presenti, ma senza oneri per le aziende)  assunto su indicazione della curia e senza concorso 

PER UN SISTEMA STATUALE LAICO CHE GARANTISCA I DIRITTI DELL’INDIVIDUO 

PER IL RILANCIO DI UNA SANITÀ PUBBLICA 

PER IL DIRITTO ALLA SALUTE UGUALE E GRATUITO PER TUTTI

cootos.dirsal@gmail.com  profilo fb: https://www.facebook.com/cootos.dirsal?fref=ts

L’8 MARZO ROSS@ PISA ASSUME LA CAMPAGNA DEL COORDINAMENTO TOSCANO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE ORGANIZZANDO UN PRESIDIO INFORMATIVO

AL MERCATO DI VIA PAPARELLI / INGRESSO ZONA GIOSTRA 

dalle ore 10.00 alle ore 13.00

rossa.pisa1@gmail.com Profilo fb: Rossa Pisa

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