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Roma. Forum metropolitano a Tor Bella Monaca

Dopo Mafia Capitale, chi è il nemico da battere?

 Sabato 28 marzo, dalle 10.00 alle 15.00 (con pranzo sociale) Forum metropolitano organizzato da Ross@ Roma.

Il forum si tiene alla sala Teatro della Associazione Culturale Sirio 87 in Via Duilio Cambellotti 155/A/B/C, sotto alla Torre Rossa, angolo via Buonori, adiacente al Centro Commerciale “Le Torri” di Tor Bella Monaca.

L’inchiesta Mafia-Capitale ha l’indubbio merito di aver fatto emergere, ben oltre i fatti accertati, il rapporto criminale tra affari e politica, giunto ad un livello di pervasività tale da costituire un vero e proprio modello di gestione dell’intervento pubblico, trasversale alle componenti politiche e costantemente riaffermatosi , nel corso degli anni, all’interno delle varie giunte comunali.
Un modello di gestione, quindi, stabilmente costruito sull’arricchimento privato, anche in forme legali, conseguente allo smantellamento della responsabilità “pubblica” e alla tentacolare privatizzazione delle risorse, dei servizi e del territorio dell’area metropolitana nel suo complesso.
Ma se il fenomeno, di cui l’inchiesta Mafia-Capitale è parziale espressione giudiziaria, è di natura sociale, politica ed economica, non possiamo accettare di delegare alla magistratura, come spesso accaduto per mancanza di alternative credibili, una funzione politica, distorta in un confuso e diffuso giustizialismo popolare.
E’ necessario allora formulare con forza un atto di accusa politico contro l’uso privato della città e di tutte le sue risorse, a cui si conformano sia le politiche del centro-sinistra che del centro-destra. La discussione in corso del bilancio comunale, tutto improntato a tagli dei servizi e privatizzazioni, ne è l’ennesima conferma, in cui la prima vittima sono proprio gli interessi popolari.
Ormai da tempo assistiamo a progetti che fanno della metropoli il terreno di conquista per gli investimenti delle multinazionali o delle banche, in cui gli interessi o le semplici esigenze delle popolazione residente sono piegati alle opportunità affaristiche e speculative. Indirizzare l’immenso e millenario bagaglio storico, culturale, artistico, di Roma, magari attraverso la proposta di un LOGO commerciale, verso masse di “ consumatori dinamici”, turisti e flussi umani a vario titolo in movimento nella città, promuovendone il consumo in ogni forma possibile, è l’imperativo posto a guida delle scelte strategiche sulla città. Tutto questo avviene con una logica, non solo di esclusione da possibili benefici della città reale e maggioritaria che popola le periferie, ma di sostanziale superfluità , ad eccezione di marginali utilizzi della forza-lavoro in lavori precari e spesso sotto-pagati.
Il modello di metropoli globale che sta ingabbiando Roma, vede il “ mondo di sopra” ( grandi aziende, costruttori, banche, multinazionali, ecc.) in primo piano nel processo di privatizzazione del patrimonio complessivo rappresentato dalla città, mentre il “mondo di sotto”, la gente comune, non trova espressione ai propri bisogni, lavoro, servizi, ecc, se non nella forma mediata dal “mondo di mezzo”, dai comitati di affari clientelari e malavitosi ad infiltrazione mafiosa e fascista, come testimoniato dall’inchiesta Mafia-Capitale, a cui la cosiddetta politica è totalmente subalterna.
In questa crescente polarizzazione tra interessi sociali contrapposti, e nel primato degli interessi privati del profitto e della speculazione, costantemente riaffermati nella gestione della città, risiede la chiave del degrado insopportabile a cui sono costrette parti maggioritarie del territorio metropolitano, le periferie, vittime dei tagli sistematici alle voci di spesa sociali dei bilanci comunali e regionali….

 

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