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Parma. Dibattito su: Europa tedesca? Germania, Trattati europei e neocolonialismo

Europa tedesca? Germania, Trattati europei e neocolonialismo
ROSS@ ne discute con
Vladimiro Giacché – economista, autore di Anschluss. L’unificazione della Germania e il futuro dell’Europa e di Costituzione italiana contro trattati europei. Il conflitto inevitabile
Alessandro Somma – docente di diritto pubblico comparato all’Università di Ferrara, autore di La dittatura dello spread e L’altra faccia della Germania.
sabato 17 ottobre 2015, ore 16.30
Sala Civica Cittadella – Bizzozero, via Antonio Bizzozero 15/A Parma
 

Dopo il referendum greco del luglio scorso la maschera della governance neoliberale europea è definitivamente calata, mostrando il cinico volto delle aggressive politiche austeritarie antipopolari che il nuovo sistema di regole targate UE sta imponendo in tutta Europa. Sventola vittoriosa la bandiera del fondamentalismo monetarista, che assume competitività e mercato come principi fondanti. In questo nuovo scenario l’astratta retorica dell’unione paritaria e solidale dei paesi membri, uniti nella diversità e foriera di pace fra i popoli, non è che una favola. L’Europa è, ed è sempre stata, un pluralità conflittuale in cui alcuni stati contano più di altri e oggi l’egemone è la Germania. Lo è da un punto di vista geopolitico ed economico, quando instaura protettorati attraverso un neo-mercantilismo che permette di guadagnare interessi dai prestiti erogati dalle proprie banche ai paesi del sud e che crea surplus commerciali grazie ad un euro che avvantaggia artificialmente la propria produzione nazionale. Lo è da un punto di vista ideologico, quando impone l’ordoliberalismo e la cosiddetta economia sociale di mercato come dottrina dominante che assegna valore costituente alla concorrenza, a scapito del lavoro, principio fondante della Carta costituzionale italiana.

 

Diventa quindi di cruciale importanza comprendere il ruolo della Germania nella UE e della sua evoluzione interna a partire dalla “riunificazione”, dagli anni cruciali ’89 – ’90 in cui le veloci tappe verso una realizzazione dell’unione monetaria, facevano presagire più ad un’annessione della ex-DDR nella Germania Ovest. Si tratta di un laboratorio politico che con le riforme “Hartz” dei primi anni duemila – basate su una forte spinta alla flessibilizzazione del lavoro e continuate con i governi Merkel – non ha cessato di essere fonte ispiratrice delle politiche europee, determinando scelte di governance che si sono sedimentate nei trattati stessi e che sono divenute, quindi, regole per tutti. 
 

 

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