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Vertici pensanti

Ma sì, quel dipietrista duro e puro che nell’arco di 24 ore diventò “responsabile”. Anzi, il più responsabile di tutti, insomma, il capogruppo dei “responsabili” pronti a salvare la maggioranza berlusconiana…
Quello che, nonostante un fisico fantozziano è riuscito a farsi immortalare in posa plastica mentre corre e balza – hic Rhodus, hic salta! – per riucire a votare in tempo un banale “verbale” di ricostruzione dei \vaffa” larussiani a Montecitorio.
Avete presente il tipo? Bene, non vi sorprenderà allora che sia stato scoperto con le mani nel sacco del copia-e-incolla per il manifesto da lui scritto per dare un’identità chiara al Movimento Responsabilità Nazionale. Pezzi interi ripresi pari pari dal «Manifesto degli intellettuali fascisti» di Giovanni Gentile, roba del 1925.Con correzioni sicuramente peggiorative dal punto di vista letterario («internamente» invece che «intimamente»… deve essergli sembrato meglio, così non si poteva pensare ai movimenti sessuali di cui si vanta il premier, ma solo a quelli intestinali… abituali per tutti). E pi, il fascismo, chi se lo ricorda più… Dev’essere per quello che al Senato vogliono abolire il divieto di ricostruirne il partito (per il regime ci si sta attrezzando).
Né mi soprende che al suo fianco, per il battesimo culturale di tanta comunità, ci fosse quel Massimo Calearo che si era distinto prima come presidente di Federmeccanica (i padroni con cui litigano i metalmeccanici, roba seria!), poi come parlamentare Pd scelto personalmente da Uolter Veltroni, e infine come portabandiera (la fabbrica, in fondo, fa antenne per auto…) del «nuovo pensiero» scilipotiano. O scilipotesco?

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