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C’è un governo indebitato con le banche, non più di altri paesi, ma in ogni caso impossibilitato a rimborsare il debito alle scadenze e alle condizioni di mercato “normali”. In una situazione del genere o le banche accettano una dilazione, temporale e monetaria, dei crediti, oppure è la popolazione greca, incolpevole, che dovrà farsi carico di oneri pesantissimi per anni e anni. La Banca centrale europea, che rappresenta gli interessi dei banchieri, non vuole che a rimetterci siano le istituzioni finanziarie; il governo greco è paralizzato e in balìa dei mercati; gli abitanti della Grecia, come quelli dell’Irlanda, del Portogallo o di altri paesi a rischio di fallimento, non possono pagare i costi degli errori dei propri governi. Piuttosto che vendere o regalare il Partenone alle banche, l’unica alternativa è dichiarare a chiare lettere: non ti pago.

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