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Fuoco di parole

Un operaio No Tav, per aver apostrofato con un “pecorella” un carabiniere, è stato pubblicamente linciato sui media mainstream.

Il capo della Lega, Umberto Bossi, si può invece permettere di dire “Monti rischia la vita, il nord lo farà fuori”, senza che si alzino proteste degne di nota. Nè reazioni indignate del Quirinale. Né interventi di polizia e magistratura. Minacciare di morte un presidente del consiglio in carica si può; sfottere un agente è invece cosa gravissima, quasi “terroristica”.

Sparatele grosse, ragazzi. A esser troppo buoni ci si rimette…

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