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Magari un governo di tecnici

Leggo sul manifesto di ieri, 13 aprile, che il ministro Fornero ha dichiarato giovedì che «gli esodati sono 65.000». Ma che un mese fa aveva detto che erano 350.000. Che le previsioni iniziali erano di 50.000. E che un dirigente dell’Inps ha detto che sono 135.000. Quanto sarebbe bello, compagni, avere un governo di tecnici, cioè di persone capaci di fare due conti e dare delle cifre attendibili e coerenti.

Ma la tecnica non sono solo numeri; è tecnica anche il linguaggio. Quanto sarebbe bello avere anche un governo che si esprima con una tecnica linguistica decente e magari che parli la lingua della tecnica, una lingua che si immagina dica le cose come stanno e chiami pane il pane e vino al vino. Ma quale politicante corrotto ha inventato quell’allucinante parola, «esodati»?
Per forza poi che dicono che in Italia è difficile licenziare. Se ogni volta che cacciano una persona dal lavoro lo chiamano in un altro modo, chiaro che avremo decine di migliaia di «esuberi», decine di migliaia di «esodati», ma licenziati zero.
Questi politici che governano il paese giocano coi numeri, ciurlano con le parole. Certe volte mi viene davvero voglia di un governo di tecnici.

da “il manifesto”

p.s. redazionale:  quel “politicante corrotto ha inventato quell’allucinante parola, «esodati»” sembra si chiami Cesare Damiano. E’ senatore del Pd. Per le cronache, fu cacciato dalla Fiom alla fine degli anni ’90, dall’allora segretario Paolo Sabattini. In compagnia di  Gaetano Sateriale e tale Susanna Camusso. Secondo noi il compagno Sabattini aveva delle buone ragioni…

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