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Oppio tagliato

Non è una novità: il calcio, qui in Europa, ha sostituito da qualche decennio la religione come oppio dei popoli. Non saprei dire se è un dominio duraturo, ma istintivamente mi sa di no. Altrove la religione va ancora alla grande…

Un amico che molto sa mi aveva detto, prima di Italia-Germania, “per farci dimenticare i tagli e tenere su Monti forse ci fanno vincere gli Europei”… Mi sarebbe molto dispiaciuto se a fare la parte del pusher anti-pensiero fosse toccato a quell’ottima persona che è Prandelli. Mentre avrei visto con un briciolo di orrore l’immagine trionfante di un Buffon con magari di nuovo l’88 sulla schiena e con un filo di goduria i leghisti portare in trionfo Balotelli.

Quindi possiamo dire che ci è andata bene. L’effetto identificazione non è arrivato al gaudio glorioso. L’orgasmo è finito in dolore. Il pallone s’è sgonfiato e ora ci tocca guardare dritto negli occhi, senza veli e fumi, il nostro portafoglio vuoto. E il lavoro che non c’è.

Stavolta la partita d’oppio è arrivata tagliata…

 

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1 Commento


  • Mick

    Segnalo a questo proposito Radio Popolare di Milano (la “storica emittente della sinistra milanese”…), “oppiacea” al massimo per tutta la durata degli europei, con interviste quotidiane a giornalisti prodighi di voli pindarici con le vittorie azzurre come “riscatto dalla crisi”…

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