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Città aperta, senza più Ghetto

Parole dette dagli aggressori ai ragazzi del Valle Occupato, come si sente nel video:
“A Roma potete fare quello che vi pare, ma al quartiere ebraico no perchè vi ammazziamo”.

Vi ammazziamo? Al “quartiere ebraico”? E il “quartiere ebraico” non sarebbe Roma? E che fa, provincia di Israele? Cari miei, siamo arrivati al punto dove la storia
si rigira. Questi signori qui, degni discendenti, non dei loro nonni, ma di quelli che i loro nonni li portavano nei campi di sterminio, devono essere allontanati dal centro di ROMA. Andate a vivere dove vi pare, ma non al centro di Roma. Sparsi nei condomini, in periferia. Tra arabi, ebrei, buddisti, induisti, luterani e cattolici. Come fanno le persone per bene. A Roma non ci sono quartieri ebraici. Roma è una città aperta dal 25 Aprile del 1945. A Roma ci sono quartieri dove vivono i romani e tante altre anime di ogni parte del mondo e di tutte le religioni, ma non c’è un quartiere ebraico. Non c’è un ghetto a Roma. C’era un ghetto a Roma, ma non c’è più. Roma non ghettizza più, voi si. Così come non c’è un quartiere islamico o uno cattolico. Fanatici fascisti nascosti dietro il dolore del vostro stesso popolo (come dite voi). L’apice della vigliaccheria umana. Se non vi piace Roma città aperta, fate le valigie e andate nella vostra terra promessa. Che Roma nostra nun ve l’ha promessa nessuno. 

fonte: Odradek Editore

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