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Terni. La fantasia del potere

Ribaltando come un guanto lo slogan sessantottino che voleva la fantasia al potere ieri la Polizia, in imbarazzo per aver aperto la testa al sindaco di Terni (fosse stato un operio… ‘sti cazzi), ha diffuso la sua versione dei fatti: è tutta colpa di un ombrello. Altro che manganellate, Leopoldo di Girolamo sarebbe dunque una vittima del fuoco amico, anzi, dell’ombrello amico. Questa ricostruzione sicuramente non regge il confronto con i malori attivi dei ferrovieri anarchici o con i sassi genovesi che deviano i proiettili in aria, però dimostra quanta creatività si celi tra le grige maglie della burocrazia. Certo che se davvero un ombrello come quello del video (qui) fa tutti ‘sti danni, al prossimo corteo speriamo che piove…

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