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Il pubblico ministero che mi accusa di istigazione alla violenza ieri ha dichiarato al Corriere della sera: “Al barbiere di Bussoleno possiamo perdonare se dice di tagliare le reti, a un poeta a un intellettuale come lui,no”.

Fino a oggi non sapevo che tra i poteri di un pubblico ministero ci fosse anche la facoltà del perdono.

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