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Cosa resta

Gli anni trascorsi al di qua e al di là della cattedra sono valsi a comporre un quadro vivido,
che spesso è sconosciuto nei dettagli a chi la scuola poco la conosce.
Da incosciente e male armato, invece di rivendicare i propri diritti, si scaglia su quelli degli altri.
Apparecchia la tavola al potere, che manco più si sporca le mani.
A lui sono rivolti questi versi.
A chi parla senza sapere. A chi sa e non parla. A chi non ascolta. A chi distrugge con metodo.
A chi non sfida la corrente per risalire. A chi è dentro e a chi è fuori.

“Non usare il telefono.
La gente non è mai pronta a rispondere.
Usa i versi.” Jack Kerouac

*****

Cosa resta
Oltre concorsi prove e ricorsi
Oltre i lamenti ed i rimorsi
Oltre i lavori solo rincorsi

Oltre le truffe dei sindacati
Oltre i colleghi disinformati
Oltre i docenti già rassegnati

Oltre gli scioperi fatti a comando
Oltre la Vita di contrabbando
Oltre la noia che sta montando

Oltre i contratti non rinnovati
Oltre le ferie non consumate
Oltre i permessi recuperati

Oltre la boria dei dirigenti
Oltre la foia degli attendenti
Oltre la lingua stretta tra i denti

Oltre i collegi di propaganda
Oltre le palle dei riformisti
Oltre la puzza degli arrivisti

Oltre gli scandali al ministero
Oltre chi spera ed accende un cero
Oltre chi pensa sia tutto vero

Oltre il martirio dei missionari
Oltre le prediche dagli altari
Oltre le liste negli schedari

Oltre il controllo e la delazione
Oltre l’obbligo di formazione
Oltre le chiacchiere senza azione
Oltre chi teme la soluzione

Oltre chi delega per paura
Oltre lo stato senza natura
Oltre la finta legislatura
Oltre i sorrisi di copertura

Oltre chi giudica senza sentire
Oltre chi parla e sa di mentire
Oltre chi è in alto ad impoverire
Oltre chi è stanco di compatire

Oltre i figlioli dimenticati
Oltre i bisogni non rispettati
Oltre i palpiti inascoltati
Oltre i ragazzi disadattati

Oltre i disturbi dell’attenzione
Oltre la farsa dell’inclusione
Oltre l’atavica sottomissione
Oltre il denaro che è religione

Oltre le nevrosi dei genitori
Oltre il discredito dei professori
Oltre l’ignoranza dei direttori

Oltre il metodo e la didattica
Oltre la cultura asettica
Oltre un’istruzione asfittica

Oltre i registri da compilare
Oltre le lezioni da preparare
Oltre le verifiche da controllare

Oltre le classi sovraffollate
Oltre le smanie incontrollate
Oltre le note inascoltate

Oltre chi crede sia sempre poco
Oltre chi muove e dirige il gioco
Oltre chi non può sentire il fuoco

Oltre l’azienda chiamata scuola
Oltre un bonus che non consola
Oltre lo strazio senza parola

Oltre la pancia che oscura il cuore
Oltre chi non sussultando muore
Oltre chi è al soldo del creditore

Oltre l’idiota che non provoco
Oltre la rabbia che non evoco
Oltre la gioia che non soffoco

Oltre ma sempre
Giù fino al collo

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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