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Dietrologia della Rivelazione

Si allunga la lista inquietante dei misteri che circondano, da quarant’anni, il Caso Moro.

È ancora l’ex br, Alberto Franceschini, a parlare. Ma, questa volta, le sue rivelazioni risultano essere una vera bomba e rischiano di gettare nel panico istituzioni, storici, saggisti e anche i più audaci sostenitori della Teoria del Complotto.

La verità svelata dall’ ex brigatista, infatti, allunga ombre di cupezza abissale, nietzschiana, a dir poco amletica, sull’intera Guerra Fredda e sulle stesse dinamiche politiche che hanno attraversato il ‘900, caratterizzando il confronto tra le due superpotenze: USA-URSS.

Dice il fondatore del gruppo guerrigliero armato, «Il mio vero nome è Fandonskin Millantevich e, a quel tempo, ero un agente del Kgb». Una rivelazione che lascia sgomenti, certo; ma ancora più sconcertanti sono le ulteriori dichiarazioni, rilasciate da Franceschini (alias Millantevich) all’agenzia Ansia.

«Le Br – dice il pentito/dissociato/spia – rapirono Moro perché era al corrente della relazione amorosa tra Kissinger e Berlinguer. E la Cia non poteva permettere, con la guerra fredda all’apice, che si sapesse che il falco di Nixon fosse gay e avesse una relazione sentimentale con il leader del più grande partito comunista d’occidente. Ecco perché si servirono delle br».

Ma non è finita. Le rivelazioni dell’ex leader rosso gettano sospetti sulla figura dello stesso statista Dc: «Quando si seppe di quella liaison, Moro venne cooptato dal nostro Kgb per costringere il Pci a quel compromesso storico, che lo avrebbe dovuto delegittimare di fronte alle ali più radicali del movimento operaio. Ali radicali che si sperava sarebbero insorte – come poi accadde effettivamente – e, finalmente, destabilizzando l’ordine sociale avrebbero stabilizzato Yalta».
Il senatore Gero Grassi, venuto al corrente di tali scottanti rivelazioni, rilancia immediatamente la costituzione di una nuova Commissione d’Inchiesta. Mentre il noto misteriosofo, Carlo D’Adamo, ha già annunciato la pubblicazione di un nuovo libro, dal titolo evocativo “Le relazioni internazionali pericolose”.

Fonte ANSIA

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