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Siamo pronti a salpare

Lo Steering Committee (direttivo) internazionale della Freedom Flotilla2 ha appena concluso la riunione di programmazione a Parigi, poche settimane prima della partenza prevista per Gaza.

Freedom Flotilla II salperà la terza settimana di giugno, con navi che partiranno da diversi porti europei, tra cui quello di Marsiglia. Siamo molto lieti di annunciare la recente aggiunta alla flotta di una nave svizzero-tedesca.

A luglio 2010, la Repubblica federale tedesca ha approvato una risoluzione che chiedeva la fine dell’assedio israeliano di Gaza. Un buon numero dei nostri rispettivi governi ha fatto lo stesso. La missione d’inchiesta del Comitato per i Diritti Umani dell’ONU, ha ritenuto illegittimo il blocco di Israele su Gaza per l’attacco alla flottiglia nel 2010. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha  dichiarato che Israele deve porre fine al blocco illegale di Gaza. Eppure Israele continua a non rispettare le leggi internazionali e a ignorare la volontà della comunità internazionale. In assenza di una qualsiasi forte azione diplomatica adottata per far rispettare le leggi internazionali e per difendere i diritti umani del popolo palestinese, la flotta deve salpare e occorrono altre iniziative internazionali per porre fine all’impunità di Israele.

Siamo inoltre incoraggiati dalla decisione del nuovo governo egiziano di aprire il valico di Rafah. Ma proprio come gli egiziani accampati in Tahrir Square, che non accettavano niente che non fosse la caduta del vecchio regime, così anche noi non dobbiamo accettare niente di meno dell’annullamento totale del blocco illegale di Gaza e la fine di tutte le forme dell’occupazione israeliana della Palestina.

Tra una settimana, i palestinesi commemoreranno i 63 anni dalla Nakba e l’inizio dell’espulsione del popolo palestinese dalle loro case. Il prossimo mese saranno passati 44 anni dalla prima occupazione israeliana della Cisgiordania, di Gaza e di Gerusalemme. E a luglio saranno 4 anni dal blocco completo di Gaza. La questione non riguarda più il motivo per cui si salpa per rompere l’assedio, piuttosto ci si chiede come mai la comunità internazionale prenda così tanto tempo prima di agire. Ci appelliamo alla comunità degli stati e alle persone di tutto il mondo affinché vengano rispettati i diritti internazionali in Palestina, e venga sostenuta la Freedom Flotilla.

Domani, i membri del Comitato Direttivo si incontreranno a Strasburgo con i membri del parlamento europeo per discutere i dettagli della spedizione e il loro attivo supporto alla stessa. Da adesso fino a che non salperemo, i membri della spedizione si incontreranno con i loro governi ufficiali, con membri dell’ONU e con altre organizzazioni internazionali per ottenere il sostegno di questa azione della società civile globale che mira a porre fine all’illecito blocco israeliano di Gaza.

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