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Le università americane “rubano” la terra d’Africa

Un rapporto reso pubblico dall’istituto Oakland in California intitolato “le università Americane e il furto della terra in Africa” mostra come le grandi università americane, tipo Harvard, Vanderbilt e molte altre negli ultimi anni hanno usato i cosiddetti hedges fund inglesi ed europei (fondi speculativi) per acquistare o affittare a credito vaste zone coltivabili dell’Africa.

I capitali sarebbero transitati per il Emergent Asset Management (EAM), un fondo nato nel 2008 dalla sudafricana Grainvest e l’African Land Fund (ALF), specializzato in mercati emergenti, per acquistare terre nell’Africa australe. Un fondo internazionale con base a Londra, e garantito da uno dei maggiori fondi di acquisizione finanziaria d’Africa, diretto da vecchi agenti finanziari del calibro di JP Morgan e di Goldaman Sachs.

“Sì noi investiamo nell’agricoltura africana”, ha dichiarato l’Emergent, “e creiamo lavoro per molta gente. Operiamo in maniera responsabile e la posta in gioco è molto elevata: finanziariamente possiamo avere guadagni molto elevati; tutto ciò non è rubare la terra. Vogliamo dare un valore aggiunto alla terra”.

Secondo Anuradha Mittal, direttore dell’istituto Oakland, che ha analizzato i contratti, la maggior parte delle imprese non daranno quasi per nulla lavoro, e anzi costringeranno una gran parte della popolazione a lasciare la terra e partire. Le compagnie hanno creato una serie complessa di filiali sparse per evitare ogni tipo di problema. In Tanzania, ad esempio, il Memorandum d’Intesa tra il governo e la Agrisol Energy, con base negli Stati Uniti e che lavora con la Iowa University, stabilisce che le due principali acquisizioni – Katumba e Mishamo – siano svuotate prima dell’inizio del progetto; queste terre, abitate da piu di 162.000 contadini che coltivavano la terra da oltre 40 anni, saranno sgomberate per 700 milioni di dollari.

In etiopia, il processo di “urbanizzazione” lanciato dal governo sta spopolando migliaia di ettari di terra e sgomberando milioni di persone dalle loro terre, mentre dall’altra parte lo stesso governo sta firmando alcuni contratti assai lucrosi con le compagnie internazionali. “È questo che causa la vera insicurezza alimentare nel mondo, tema molto più grave della sicurezza mondiale contro il terrorismo; più di un miliardo di persone nel mondo soffrono la fame. La maggior parte dei poveri del mondo sopravvive grazie alla propria piccola fattoria, e ora gli speculatori stanno cercando di mandare tutto all’aria promettendo un progresso che non arriverà mai”, ha dichiarato Frederic Musseau, uno dei direttori dell’Oakland.

Per maggiori informazioni sui finanziamenti stranieri in Africa e nel mondo: http://media.oaklandinstitute.org

da http://www.afrique-asie.fr/

* traduzione a cura di Coll. Studenti Comunisti-Bologna

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