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Grecia. KOE: “Non un euro in più agli strozzini!”

L’Organizzazione Comunista di Grecia (KOE), saluta le centinaia di migliaia di persone che hanno protestato ieri e sommerso tutta Atene e la Grecia, risolutamente, contestando i nuovi obblighi imposti dalla troika dell’FMI-UE-BCE. Il popolo greco ha dimostrato la sua disponibilità alla lotta, e ha mostrato resistenza e coraggio di fronte agli attacchi spietati delle forze di polizia. Nonostante il terrorismo di Stato e i ricatti, lo spirito combattivo del popolo infuria contro la nuova occupazione e la tirannia.

L’accordo Bailout, dal momento che è imposto si traduce in un colpo di stato da parte di un governo illegale, e “approvato” da un parlamento che ha perso ogni legittimità. Il governo fantoccio di Papadimos, I tre partiti borghesi pro-accordo, e i politici che hanno votato e supportato il nuovo disastroso accord Bailout stanno continuamento violando la Costituzione e la sovranità popolare. Il loro sistema politico è quindi del tutto illegittimo. Hanno definitivamente divorziato dal popolo, e devono abbandonare immediatamente il posto di governo.

Dal momento che il “primo ministro”-banchiere Papadimos e il suo entourage non sono riusciti a terrorizzare la gente con la minaccia di default, l’unico rifugio che hanno potuto trovare è nella violenza spietata e nel terrore della Polizia. Hanno soffocato Atene senza problemi con prodotti chimici, non esitando a usare le loro “armi” nel modo più feroce anche contro due figure emblematiche, come il nostro eroe della resistenza nazionale Manolis Glezos e contro il compositore di fama internazionale Mikis Theodorakis.

Il governo illegale e completamente illegittimo, con il pieno appoggio della maggior parte dei media mainstream, ha fatto quindi pieno ricorso alla violenza e al terrore. I “giornalisti” di questo sistema di pappagalli e gli apologeti della troika hanno parlato sistematicamente dei danni provocati agli edifici. Questi signori hanno quindi volutamente “dimenticato” di menzionare le centinaia di migliaia di persone che, nonostante gli attacchi chimici della polizia, sono rimaste in piazza Syntagma e nel resto del centro di Atene per oltre le 5 ore. Per quanto è successo ieri, così come per ciò che sta avvenendo, il Responsabile unico non è altro che il governo illegale, che è in contrasto con la volontà del popolo a cui sta togliendo la vita e il futuro.

Questo sistema politico che ha derubato e distrutto la Grecia, che l’ha portata al default e che ora sta cercando di offrirci a una colonia di commissari stranieri e a “corti di giustizia” straniere, si sta sgretolando davanti ai nostri occhi. Non possono piu convincere nemmeno se stessi: 45 parlamentari tra i partiti borghesi, sotto la pressione popolare, hanno votato contro l’accordo Bailout e sono stati immediatamente espulsi dal loro rispettivi partiti. Per la prima volta dopo la caduta della dittatura nel 1974, meno di 200 deputati hanno votato “sì” ad una decisione che ha avuto il supporto di entrambi i due grandi partiti borghesi.

La crisi intensificata de questo sistema politico è l’occasione per la promozione di un fronte sociale e politico che metterà fine a questo regime illegale e per proporre un tipo di paese diverso, a servizio di ciò che la gente vuole e che rivendica. Un fronte sociale e politico che spianerà la strada per la salvezza del popolo e del paese: la Democrazia Reale. L’ Indipendenza. La Ricostruzione produttiva.

Blocchiamo i pagamenti ORA – Non un euro in più agli strozzini.
Siamo in grado di spezzare le catene, la lotta continua!

Per un radicale cambiamento politico guidato dal popolo!

Atene 13 febbraio 2012

(traduzione a cura della Rete dei Comunisti – Bologna) 

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