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La Val di Susa è la “nostra Grecia”

Il movimento No Tav ha convocato una manifestazione nazionale a Bussoleno/Val di Susa per sabato 25 febbraio in solidarietà con la resistenza popolare contro i poteri forti e contro la repressione che ha portato in carcere gli attivisti del movimento No Tav.

Questa manifestazione in Val di Susa vedrà la partecipazione di migliaia e migliaia di persone provenienti da tutto il paese che sentono questa battaglia come propria. Ma soprattutto vogliono far sentire chiara e forte la propria solidarietà con gli attivisti del movimento No Tav arrestati o perseguitati su mandato della Procura di Torino.

I poteri forti – e il giudice Caselli né è parte integrante – vogliono stroncare con la repressione la resistenza popolare contro la Tav e portare avanti con tutti i mezzi sia una inutile, costosa e devastante grande opera sia intimidire tutti i movimenti sociali e sindacali che si oppongono ai diktat degli apparati bipartizan e agli appetiti dei gruppi capitalistici.

Concordiamo con il Comitato di Lotta popolare No Tav di Bussoleno quando denuncia che “si vorrebbero colpire la valle e il movimento di opposizione all’alta velocità/capacità tentando di terrorizzarli, di spaventarli e criminalizzarli” ma soprattutto quando afferma che è “impossibile fermarci”.

Il sostegno al movimento No Tav è un dovere di tutti. La liberazione degli attivisti arrestati o costretti agli arresti domiciliari è una rivendicazione comune di ogni istanza antagonista all’arroganza dei poteri forti nel nostro paese e in Europa.

In qualche modo la Tav è….. la nostra Grecia!

Le compagne e i compagni della Rete dei Comunisti impegnati nella loro conferenza nazionale per il 25 febbraio, già in programma da tempo, questa volta non potranno essere materialmente dentro la manifestazione in Val di Susa ma continueranno a far sentire – come nelle altre occasioni – il proprio pieno sostegno al movimento No Tav e a tutte le espressioni di lotta conflittuali che stanno attraversando il paese e che, inevitabilmente, fanno i conti con gli apparati repressivi dello stato.

22 febbraio 2012

Rete dei Comunisti

www.retedeicomunisti.org

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