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Le valutazioni del Kke sulle elezioni in Grecia

“I risultati elettorali mostrano sicuramente un rovesciamento della scena politica a cui eravamo abituati, con la fine dell’alternanza di governo tra i due partiti , PASOK e ND.

Ci stiamo muovendo in una fase di transizione dove ci sarà un tentativo di creare una nuova scena politica con nuove formazioni, nuove figure con un orientamento di centro-destra oppure si baseranno su una nuova social democrazia che avrà SYRIZA al suo centro, volto ad impedire la crescita della radicalità tra la gente che avrebbero portato le cose verso un reale ribaltamento a favore del popolo.

Ci sarà un tentativo di formare un governo sia da queste elezioni o dalle elezioni che seguiranno, un governo composto da tutte le parti, o un governo di unità nazionale, o un governo di coalizione ispirato proprio ad impedire la creazione di una maggioranza corrente che lotti per il cambiamento.

Ci rivolgiamo ai membri del partito, ai membri della KNE (Gioventù Comunista Ellenica) , agli amici, ai sostenitori, agli elettori, alle persone che collaborano con il partito, a tutti coloro che sono stati con noi in prima linea nel movimento e nella battaglia elettorale, vi chiamiamo ad essere in prima linea nelle lotte dei prossimi giorni perché siamo pressati dai gravi problemi che sono in corso, come contrattazione collettiva, la tutela dei disoccupati, il fallimento dei fondi di previdenza sociale, le nuove misure che ammontano a 11,5-14,5 miliardi di euro che saranno pagati spillando soldi dalle tasche del popolo. Non possiamo perdere altro tempo. Il popolo non deve perdere tempo.

Invitiamo gli elettori del PASOK e ND, in particolare, coloro che appartengono alla classe operaia e gli altri strati popolari ad essere in prima linea anche loro assieme a noi e agli altri militanti, nelle lotte, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei quartieri popolari. Sono loro che devono dare nuovo slancio e un carattere di massa alla lotta. Chiediamo alle persone di non farsi ingannare dal tentativo di travestire il sistema politico che prenderà corpo nei giorni e nei mesi a seguire. I risultati delle elezioni, nonostante il fatto che i voti sono stati sparsi in entrambe le direzioni, a destra come a sinistra, oggettivamente danno prova di una tendenza positiva: i cambiamenti radicali stanno maturando o matureranno nella coscienza popoli, e che il movimento del ribaltamento reale matureranno e questo movimento non è lontano da, o ancor di più non sarà in opposizione alla proposta politica del KKE sui problemi immediati, per i lavoratori e per il potere popolare.

Riteniamo importante, positiva e al tempo stesso una grande eredità per il prossimo periodo il fatto che abbiamo affrontato da soli sia le forze pro-europee, che quelle a favore dell’ UE nel loro complesso, a prescindere dalle posizioni che hanno preso in materia di memorandum. Il fatto che ci siamo battuti al fine di promuovere la nostra stessa proposta alternativa che risponde e soddisfa gli interessi del popolo. Riteniamo che questa proposta costituisca un patrimonio significativo per la gente e, naturalmente, fornisce un nuovo impulso alle lotte del popolo. Riteniamo che le nostre responsabilità e il nostro ruolo in relazione alle persone e ai loro problemi deve essere rafforzato e crediamo che, di fatto siamo certi, continueremo ad essere la forza insostituibile che difende gli interessi del popolo.

Per quanto riguarda il risultato delle elezioni del KKE: naturalmente, il CC emetterà una valutazione globale dopo aver studiato i risultati nel suo insieme e le tendenze degli elettori in ogni regione in modo da trarre conclusioni più complete. Ma possiamo dire che il KKE è letteralmente attraversato ostacoli su entrambi i lati. Da una parte c’era la rabbia, la protesta, l’indignazione che era assolutamente giustificata, ma è stato soprattutto senza una reale messa a fuoco e dall’altra parte c’erano le illusioni. Come mostrano i risultati fino a questo momento il KKE ha avuto un piccolo aumento. Certo ci sarebbe piaciuto raccoglierne uno più grande. Tuttavia, devo dire che il CC e il partito nel suo complesso non si faceva illusioni sul fatto che i voti del KKE potessero aumentare in modo esponenziale, anche perché i risultati del KKE alle elezioni sono soprattutto legati non solo alla formazione del movimento popolare militante ma dalla formazione di una corrente maggioranza potente che verrà liberata dai ben noti dilemmi ma anche dalle illusioni rigenerate.

Il KKE ha reso pubblico in tempo utile, prima delle elezioni e senza alcuna esitazione,il tipo di atteggiamento che ci vorrà nei confronti di qualsiasi governo che emergerà dalle elezioni, di centro-destra, di centro-sinistra o di “sinistra”, come veniva servito o nel caso di un governo di unità nazionale o di un maggioranza di tutti i partiti di governo come si sta discutendo in questo momento.

Dobbiamo chiarire la nostra posizione: naturalmente siamo sicuri che non è né PASOK ND ci faranno una proposta di cooperazione. Siamo ben consapevole delle profonde differenze tra di noi. Ma vorremmo rispondere ancora una volta alla proposta che SYRIZA ha ripetuto dopo le elezioni riguardo un governo di sinistra. Risponderemo in modo chiaro senza richiamare ciò che possiamo vedere, e cioè che i voti e le poltrone non sono sufficienti. Forse SYRIZA pensa che siano sufficienti, in quanto cercherà di ottenere il sostegno e voti parlamentari di tutti gli altri partiti. Dobbiamo chiarire la nostra posizione: noi continuiamo a dire no alla cooperazione, perché in ultima analisi, non siamo giunti a questa posizione seguendo le nostre aspettative alte o basse per quanto riguarda i risultati delle elezioni.

Abbiamo sentito che il presidente della SYRIZA chiederà un incontro e che vogliono tenere discussioni riservate in merito al programma del governo di coalizione. Logicamente chi ha fatto una proposta per un governo di coalizione avrebbe dovuto dire in dettaglio prima delle elezioni cosa faranno nel mese di giugno, nel mese di luglio, in relazione a questioni concrete etc invece di slogan generali e denunce generali del memorandum. O almeno avrebbero dovuto essere pronti . Che cosa vogliono esattamente? Abbiamo solo sentito parlare di alcune indennità che possono essere garantite o altre cose del genere.

Tuttavia un governo, a prescindere dalla sua composizione, deve affrontare l’intero spettro dei problemi. Non dovrebbe limitarsi a denunciare il memorandum, ma ridarà al popolo le conquiste i che sono state abolite prima del memorandum – così come altrettante conquiste sono stati perse prima del memorandum , come pure per molti altri sono stati aboliti dopo. Un governo deve gestire tutto e non solo l’indennità di disoccupazione, come è stato detto. Deve gestire i problemi di economia, la posizione dei gruppi di affari nei confronti dei lavoratori, oppure l’elenco delle privatizzazioni adottata negli anni precedenti. Deve gestire i problemi di politica estera quali gli impegni generali che nascono dalla UE, NATO, da alleanza strategica con gli Stati Uniti. Non c’è governo che pianga gli accordi fatti in pezzi, la politica astratta e promuove solo il pacchetto di misure del giorno successivo.

Per accordarsi su un tale governo il KKE sarebbe costretto a fare un’inversione a U, una capriola e non semplicemente una piccola ritirata , una piccola capriola. Questo implica una radicale cambiamento. E soprattutto avrebbe dovuto scendere a compromessi inaccettabili che non hanno nulla a che fare con gli interessi del popolo. Forse le persone non sono interessate alla purezza ideologica delle varie parti, ma un partito che in tutti questi anni, dal primo momento della sua fondazione, è stato in prima linea nella lotta non vuole abbandonare questa posizione per ottenere alcuni ministeri. Le persone non hanno bisogno di questo tipo di KKE “.

su http://inter.kke.gr/ trovate il riassunto dei risultati elettorali in Grecia

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