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Ripartiamo dal Sud – Rivoltiamo il paese

La politica economica e sociale del governo Monti e i diversificati effetti del corso della crisi economica stanno fortemente penalizzando le condizioni di vita e di lavoro nell’area metropolitana di Napoli e di tutto il meridione d’Italia.

Nei nostri territori – ancora più che altrove – gli effetti antisociali di queste politiche sono evidenti attraverso la cancellazione di migliaia di posti di lavoro, il dilagare della precarietà e della disoccupazione, l’ulteriore ridimensionamento del già limitato sistema dei servizi sociali mentre, nel contempo, non si fermano i processi di devastazione ambientale e di militarizzazione dei territori. La contro-riforma Fornero agirà col bisturi su un mercato del lavoro che è già in gran parte informale e al nero.

In questa situazione l’uso di spa come Equitalia per il recupero dei crediti pubblici si è accompagnato a dispositivi feroci, autoritari e usurai nei confronti delle fasce deboli della popolazione sempre più indebitate nella crisi. Equitalia si è rivelata uno strumento autenticamente antipopolare, una specie di leva fiscale al contrario il cui unico obiettivo è quello di fare cassa con tassi di interesse allucinanti anche contro lavoratori dipendenti, piccoli lavoratori autonomi, precari, pensionati mentre viene remunerata la speculazione finanziaria e non vengono toccate le rendite, i veri evasori, i grandi patrimoni!

Tale dimensione sociale è la condizione quotidiana e concreta in cui sono costrette decine di migliaia di famiglie le quali pagano i pesanti costi del cosiddetto debito privato. Da questo punto di vista rivendichiamo le caratteristiche pubbliche, di massa e conflittuali delle iniziative di lotta contro Equitalia e il merito di aver collocato, nell’agenda politica del paese, sfidando mistificazioni e criminalizzazione, questa vicenda sociale.

Riprendiamo e generalizziamo il conflitto

Il territorio meridionale è tutt’altro che pacificato.

Mobilitazioni, lotte ed una infinità di vertenze politiche, sociali e sindacali attraversano, quotidianamente, le nostre città reclamando reddito, diritti e dignità ed impattando con forme di governance blindate e repressive.

Proponiamo una Manifestazione il prossimo 30 Giugno a Napoli per sperimentare ancora una pratica di connessione e di socializzazione delle lotte e dei conflitti dai posti di lavoro, ai territori all’intera società.

Dopo le annunciate mobilitazioni contro la manomissione dell’Articolo 18 e l’ennesima deregolamentazione del mercato del lavoro che si svolgeranno a Roma a ridosso del Parlamento la Manifestazione di Napoli – con la partecipazione di delegazioni dal Sud e da altre città – può rappresentare un segnale, in questa difficile congiuntura politica, per dare voce e forza ad ampi strati di popolazione colpiti dalla crisi e per mantenere aperto uno spazio autonomo ed indipendente di movimento, di lotta e di auto-organizzazione conflittuale e di massa.

  • Contro il Governo Monti

  • Contro la Riforma Fornero: pretendiamo nuovi diritti e non nuova precarietà

  • Per la chiusura di Equitalia, la dismissione dei metodi da usura e una sanatoria del debito per le fasce deboli della popolazione

    Comitato organizzatore cittadino:

    Usb Campania

    Sindacato lavoratori in Lotta

    Zona Esperienze Ribelli Zero81

    Aula Flex

    Aula Lp

    Laboratorio occupato Bancarotta

    Laboratorio Insurgencia

    D.A.D.A.

    Rete Commons

    Precari Bros Organizzati

    Coordinamento Territoriale Soccavo

    ASP

    CARC napoli

    Torneo antifascista Quarto

    Libreria “Quarto Stato” di Aversa

    Sinistra Critica – Napoli

    Rete dei Comunisti – Napoli

    prime adesioni:

    Comitato No Debito Nazionale

    Occupy Archeo Tower Taranto

    Unione Sindacale di Base

    Partito Comunista dei Lavoratori

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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