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In merito ai fatti accaduti il 25 Aprile 2014 a Roma

Il Comitato provinciale Anpi di Viterbo esprime la propria vicinanza alla Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese, vittima delle aggressioni perpetratesi durante le Celebrazioni del 25 Aprile nella Capitale. Come ormai succede da qualche anno, la ricorrenza dell’Insurrezione dell’Alta Italia, che ha portato alla Liberazione totale del paese dal nazifascismo, diviene a Roma occasione per gruppi che con il pretesto del, doveroso, omaggio alla Brigata ebraica compiono azioni violente e intolleranti a sostegno dello Stato israeliano, contro la presenza di palestinesi o di loro simpatizzanti in piazza. Le motivazioni addotte sono essenzialmente due: il 25 Aprile non può essere terreno di rivendicazioni che non riguardino la ricorrenza storica; dei capi palestinesi erano in contatto con Hitler e quindi la loro bandiera rappresenta un insulto. Sul primo punto, tralasciando ora l’ipotesi che sia possibile tener fuori l’attualità dalla celebrazione, sono stati gli stessi sionisti a dimostrare pretestuosa la motivazione e, difatti, non appena guadagnato lo spazio sotto il palco, hanno iniziato a scandire a squarciagola slogan pro – Israele. Sul secondo punto, non si può in questa sede affrontare una questione ormai quasi secolare ma, nel nostro antirazzismo, siamo convinti che in tutte le culture e le storie umane, compresa quella ebraica, esistano le posizioni più disparate: le più nobili come le più ripugnanti. Secondo la logica per cui non si possano portare bandiere di nazioni che hanno avuto rapporti e collusioni con il nazifascismo, dovremmo lasciare a casa anche quella italiana e aggredire chi la sventola! La lotta di Liberazione palestinese nasce e si sviluppa, essenzialmente, nella temperie dei movimenti di liberazione del Terzo mondo, con un’impostazione laica e progressista. È vero, negli ultimi anni, per fattori esogeni ed endogeni, anche lì si è assistito ad un’avanzata delle realtà religiose ed integraliste. Del resto, però, anche in Italia la Resistenza ha visto protagonisti dei conservatori che, magari, hanno poi tramato contro la Repubblica scaturita proprio dall’esperienza resistenziale. 

Il nostro Comitato provinciale, quindi:

– omaggia il sacrificio della Brigata ebraica e ne sostiene la presenza delle insegne in piazza, assieme a quelle di tutte le organizzazioni militari e civili che hanno contribuito alla Resistenza

– rifiuta e combatte ogni forma di antigiudaismo, ieri come oggi: si pensi a quanto sta accedendo, nel silenzio dei nostri media, in Ucraina, con un golpe, detto filo-occidentale, che ha portato al potere forze che non fanno mistero di voler ripulire il paese anche dagli ebrei

– reputa, infine, aberrante che siano respinti dai cortei che ricordano la Liberazione gli attivisti per la Palestina di Roma con i quali, nel corso degli anni, abbiamo collaborato, proprio nel nome dell’Antifascismo e della solidarietà fra i popoli.

Nell’auspicio che quanto accaduto non venga più a verificarsi.

Il Comitato provinciale Anpi

Viterbo, 28 aprile 2014

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