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Parcheggi Expo al posto dell’ex Alfa? La denuncia dello Slai Cobas

SLAI COBAS
Sindacato dei lavoratori autorganizzati intercategoriale
Sede legale: via Masseria Crispi 4 / 80038 Pomigliano D’Arco NA / tel/fax 081 8037023
Sede nazionale: viale Liguria, 49 / 20143 Milano / tel/fax 02 8392117
Sede Alfa Romeo: viale Luraghi snc / 20020 Arese MI / tel/fax 02 44428529

Regione Lombardia, Direzione Ambiente, Energia e Reti,
U.O. Sviluppo Sostenibile e Valutazioni Ambientali,
Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano
ambiente@pec.regione.lombardia.it

Sindaco di Arese
via Roma, 2
20020 Arese
protocollo@cert.comune.arese.mi.it
• Sindaco di Garbagnate Milanese
Piazza De Gasperi, 1
20024 Garbagnate Milanese
comune@garbagnate-milanese.legalmail.it
• Sindaco di Lainate
L.go Vittorio Veneto, 2
20020 Lainate
comune.lainate@pec.regione.lombardia.it
Trasmesso via PEC
Arese, 20 giugno 2014
e, p.c.


Procura della Repubblica di Milano
• Dott. Raffaele Cantone
• Dott. Giuseppe Sala
• Prefetto di Milano
Presidente della Regione Lombardia
• Sindaci di Milano e Rho
Oggetto: Area dell’Alfa Romeo di Arese, richiesta di Verifica di assoggettabilità a V.I.A. della
Regione Lombardia da parte della società AGLAR spa.
“La Società AGLAR spa, con sede in Milano, via Ponchielli 7, ha predisposto lo studio preliminare ambientale relativo al progetto preliminare del “Parcheggio pubblico per lo stazionamento remoto delle auto in funzione e a servizio della manifestazione EXPO 2015 da realizzarsi nel comparto est dell’ex complesso industriale Fiat-Alfa Romeo nei Comuni di Arese e Garbagnate Milanese, comprendente la strada di collegamento tra la S.P. 109 e la Via Trattati di Roma, tra il Comune di Lainate e il Comune di Garbagnate, in Provincia di Milano, per il quale ha richiesto la verifica di assoggettabilità a V.I.A. della Regione Lombardia, ai sensi del d.lgs n. 152/06 e dell’ articolo 6 della l. r. 2 febbraio 2010, n. 5.”.
Lo SLAI COBAS e il sottoscritto Corrado Delledonne, delegato del sito Alfa Romeo di Arese e
dell’esecutivo nazionale Slai Cobas, OSSERVANO QUANTO SEGUE:
1. PER METTERE A DISPOSIZIONE DELL’EXPO 11 MILA POSTI AUTO NON C’E’ BISOGNO DI RADERE AL SUOLO GLI STORICI CAPANNONI DELLA FORGIA, FONDERIA, GRUPPI E MOTORI, SALA PROVA, CENTRO STILE, ESPERIENZE, cioè la restante metà dell’Alfa Romeo che non è ancora stata abbattuta.
L’ALFA di Arese, ove lavoravano 20.000 operai, E’ PIENA DI PARCHEGGI.
Ci sono i parcheggi a fianco del Centro Tecnico, quelli di fronte alla portineria Centrale, i parcheggi dietro il Centro Direzionale, e tre parcheggi sul lato EST.
Tutti questi parcheggi (oltre 300 mila mq) bastavano per tutti i lavoratori Alfa; oggi sono tutti in proprietà o in uso perpetuo ai comuni di Arese, Garbagnate, Lainate e Rho, grazie agli accordi degli ultimi 20 anni (Consorzio CRAA, vari AdP, ecc..) per “reindustrializzare l’Alfa e ricollocare i lavoratori licenziati dalla FIAT”; (peccato che i pochi operai ricollocati, come i lavoratori licenziati illegalmente da Innova Service, siano sulla strada e senza soldi da 40 mesi !).
Non solo. Ci sono anche oltre 10mila posti auto nell’area del SILOS che servivano per le vetture finite che uscivano dalla produzione. Questi sono posti aggiuntivi ai parcheggi che bastavano per ben 20mila operai dell’Alfa.
Ed è stato appena costruito da TEA sull’area ovest dell’Alfa un nuovo mega parcheggio da 20 milioni di euro con migliaia di posti auto per il costruendo centro commerciale.
NON BASTANO?
2. Lo stabilimento dell’Alfa Romeo di Arese, dal punto di vista paesaggistico, è noto nell’area circostante, in Italia e in tutto il mondo per le caratteristiche costruzioni dei capannoni industriali, i quali sono ancora oggi tutti esistenti nell’area EST dello stabilimento, nonostante la quasi totale cessazione dell’attività lavorativa e produttiva da parte della società FIAT.
Questi capannoni, alcuni svuotati da 2 anni e altri da molto tempo, sono strutture robuste e maestose e, nonostante lo stato di abbandono, sarebbero subito di nuovo utilizzabili previa una seria manutenzione.
TUTTO CIO’ VERREBBE DEFINITIVAMENTE DETURPATO DALL’IMMOTIVATO ABBATTIMENTO DI TUTTI I CAPANNONI DELL’AREA EST DELL’ALFA ROMEO.
Lo Slai Cobas e i lavoratori dell’Alfa Romeo, in questi anni, si sono sempre battuti per il mantenimento della destinazione d’uso industriale dell’area per riprendere attività lavorative con o senza la Fiat; nel 2003, 2004 e 2005 sono stati fatti accordi in tal senso in Regione Lombardia per l’auto ecologica e la mobilità sostenibile. Accordi tutti disattesi ma, secondo lo Slai Cobas, ancora validi (è tra l’altro ancora in essere un ricorso al TAR da noi fatto qualche anno fa).
Su quest’area EST dell’Alfa, con l’ultimo Accordo di Programma del dicembre 2012, i comuni di Arese e Lainate hanno dato l’ok alla costruzione di una nuova città di 5 mila abitanti.
E’ il progetto dell’arch. Boeri per EUROMILANO (Legacoop, Unipol, Compagnia delle Opere, Consorzio CCL Acli-Cisl, IntesaSanpaolo e Canova 2007 di Brunelli), uno dei principali proprietari con Fiat e Brunelli di tutta l’area Alfa; questo progetto è stato bocciato nel 2010 dal consiglio comunale di Rho ma è stato riproposto 2 anni dopo dal sindaco di Lainate Landonio e dalla commissaria del comune di Arese vice prefetto Anna Pavone, subentrata -dopo l’altro vice prefetto Chiodi- al sindaco Fornaro, arrestato per tangenti, e al sindaco Ravelli, dimessosi quasi subito in modo misterioso.
Ma la riproposizione di questo progetto immobiliare e speculativo non è attuabile senza l’ok del comune di Garbagnate Milanese, sul cui territorio -come un cuneo- è ubicata una grossa parte di quest’area EST. E il sindaco Pier Mauro Pioli non ha firmato l’ADP del 2012 ed ha sempre ribadito che questa stessa area deve rimanere industriale e non si deve cambiare la destinazione d’uso.
Lo Slai Cobas è contrario a ulteriori speculazioni immobiliari sull’area dell’Alfa ed ha preso atto della posizione del comune di Garbagnate, ma rimane vigile perchè negli ultimi anni troppe sono state le giravolte dei politici di entrambi gli schieramenti. E Pioli, come sindaco di Garbagnate e come assessore all’urbanistica di Lainate, è stato negli ultimi 20 anni uno degli principali artefici di tutti i progetti e gli accordi immobiliari sull’Alfa, compreso il progetto Boeri.
Perciò lo Slai Cobas è contrario alla demolizione dei capannoni sull’area EST dell’Alfa per fare il parcheggio Expo.
All’Alfa ci sono già parcheggi in abbondanza per soddisfare le richieste della rassegna universale 2015; e l’azzeramento dei capannoni rischia di essere solo il cavallo di troia per poi cementificare e speculare sull’area.
3. Se per qualche valido motivo, a noi ignoto, servissero altri parcheggi per Expo, non sarebbe necessario buttar giù i capannoni, ma basterebbe utilizzare i capannoni esistenti; e si avrebbe il vantaggio che le vetture e i bus sarebbero al coperto anziché esposti alle intemperie.
Per giustificare l’abbattimento dei capannoni alcuni sostengono che, facendo il parcheggio EXPO, la proprietà eliminerà dall’area Alfa ben un milione di mq di amianto.
Ma per togliere l’amianto basta sostituire le coperture del tetto in eternit, mettendo in sicurezza e/o sostituendo l’attuale copertura dei tetti.
E’ un delitto buttar giù, senza un giustificato motivo, delle strutture splendide e ben fatte. A meno che, ripetiamo, si usi Expo per accelerare il cambio di destinazione d’uso di tutta l’area.
4. NO ALLA DISTRUZIONE DEL CONSIGLIO DI FABBRICA E DELLA SPINA EST.
Il progetto del parcheggio EXPO prevede anche l’abbattimento di tutta la spina EST e dello storico Consiglio di Fabbrica al n°7 della stessa spina, ove è ubicata la sede dello Slai Cobas, dei delegati di sito e del CAF di Base.
All’interno del CdF ci sono anche numerosi dipinti ed affreschi.
Nel mese di maggio scorso il delegato di sito Corrado Delledonne e Renato Parimbelli, delegato dello Slai Cobas dei lavoratori Alfa licenziati da Innova Service, venuti a conoscenza di voci che davano per imminente una demolizione del CdF, si sono recati in comune a Garbagnate ed hanno chiesto al sindaco Pioli se ciò corrispondeva al vero. Nella prima delle due occasioni usciva casualmente dal suo ufficio Marco Brunelli, uno dei principali proprietari dell’area Alfa. Pioli ci ha detto che il suo primo impegno era di ridare un lavoro sull’area Alfa ai licenziati Fiat, Innova e Greenfluff, e che la spina est e il consiglio di fabbrica non sarebbero stati toccati da eventuali lavori per l’EXPO; Pioli si è detto anche sorpreso del fatto che da 2 anni la sede dello Slai Cobas è stata lasciata senza corrente elettrica e senza riscaldamento e ora anche senza telefono, ed ha  assicurato che si sarebbe subito attivato per farci riavere corrente elettrica e telefono.
Nulla di tutto ciò si è verificato, ed abbiamo invece letto dai giornali che col progetto parcheggi EXPO tutto verrà buttato giù.

I proprietari dell’area, nonostante gli accordi in Regione del 2003-2004 e 2005 con tutti i sindacati, compreso lo Slai Cobas, dal 2007 fanno finta che il nostro sindacato non esista nonostante da 20 anni sia il primo sindacato sull’area dell’Alfa di Arese.
Vogliono rapporti solo con Cgil-Cisl-Uil, sindacati di comodo anche perchè comproprietari dell’area Alfa o direttamente (Cisl e Acli), oppure tramite la presenza in società di Legacoop, Unipol e Compagnia delle Opere.
Lo Slai Cobas diffida i proprietari dell’area e le istituzioni dal distruggere lo storico CdF e dal mettere in atto iniziative che ledano i diritti sindacali dei lavoratori dell’Alfa Romeo.
5. CUPOLA EXPO: TAROCCATA LA GARA SUI PARCHEGGI ALL’ALFA ROMEO

Incredibilmente, a 6 settimane dagli arresti per la CUPOLA EXPO, nessuno dice che uno dei principali filoni dell’azione penale in corso da parte della Procura di Milano riguarda proprio la gara per i parcheggi all’Alfa Romeo di Arese e a Cascina Merlata.
Ed è incredibile che non ne parlino proprio coloro che oggi propongono di buttar giù mezza Alfa Romeo per i parcheggi EXPO quando, per gestire tali parcheggi, la società Expo sta facendo un altro bando perchè gli arresti hanno messo a nudo che la gara appena fatta per tali parcheggi è stata clamorosamente taroccata da Paris, Cattozzo, Frigerio e altri (alleghiamo a questo riguardo il comunicato dello Slai Cobas Alfa Romeo del 27 maggio scorso dal titolo: TAROCCATA la GARA di APPALTO per i PARCHEGGI EXPO all’ALFA ROMEO di ARESE e a CASCINA MERLATA).
Non è uno sconosciuto colui che aveva “vinto” l’appalto per i parcheggi EXPO ancor prima che uscisse il bando: Filippo Lodetti (con Final spa, APCOA e altre società) gestisce parcheggi del comune di Milano (Mascagni, ecc..), Torino (Lingotto), Fiera di Rho, Reggio Emilia, ecc..
E’ dovere delle istituzioni informare i lavoratori e i cittadini e non far finta di niente. 6. CUPOLA EXPO: I PARCHEGGI Alfa del bando taroccato SI DOVEVANO FARE AL SILOS. ORA SI FANNO SULL’AREA EST. PERCHE’?
Con l’Accordo di Programma sull’Alfa firmato nel dicembre 2012 da Formigoni (Regione),
Altitonante (provincia), Pavone (Arese), Landonio (Lainate) e proprietari dell’area Alfa (TEA, AGLaR, PARTICOM UNO e ABP) è stato dato il via libera, oltre che al mega centro commerciale sull’area Ovest e alla nuova città di 5mila abitanti sull’area Est, anche al cambio di destinazione d’uso (da industriale a commerciale) dell’area Sud del SILOS, con la scusa che prima lì si sarebbe fatto il PARCHEGGIO EXPO e, subito dopo, il solito centro commerciale di fianco al mega IPER.
EUROMILANO, lo scorso novembre, ha presentato il progetto per 5mila posti auto ma ora non se ne fa nulla senza dare spiegazioni.
Il SILOS è stato riaperto da Euromilano 3 anni fa con la società Cargolog. Il titolare di questa società fu poi arrestato il 1° marzo 2012 nel corso di una operazione contro la ‘ndrangheta.
Attualmente il Silos è sempre gestito da Cargolog. E su tutte queste vicende c’è il silenzio più assoluto da parte del comune di Arese e di tutte le istituzioni.
Il progettista per Euromilano del Parcheggio Expo abortito al Silos e il progettista per AGLaR del nuovo MEGA PARCHEGGIO EXPO sull’area EST è in entrambi i casi la società ADD di MICHELE MOLINA e di EMILIO CREMONA, progettista anche del MEGA CENTRO COMMERCIALE che TEA sta costruendo all’Alfa (alleghiamo a questo riguardo il comunicato dello Slai Cobas Alfa Romeo del 29 maggio scorso dal titolo: ALFA, protesta alla base NATO).
7. EXPO: LA FIAT HA VINTO UN BANDO. E’ STATO TUTTO REGOLARE? In tema di parcheggi c’è da rilevare che il gruppo Fiat-Chrysler, nel dicembre 2012, si è aggiudicato la gara “Sustainable Mobility Partner” per fornire ad EXPO una “flotta di vetture (oltre 500) che, all’insegna della mobilità sostenibile, saranno utilizzate per gli spostamenti all’interno dell’area dell’Esposizione Universale e come courtesy car per le delegazioni”.
La gara è stata indetta da EXPO il 22 novembre 2012. Entro il 6 dicembre 2012 era possibile chiedere dei chiarimenti e le offerte andavano fatte entro il 18 dicembre 2012.
E’ STATA REGOLARE QUESTA GARA?
Non sappiamo. Ma è certamente strano il fatto che in quegli stessi giorni la Fiat abbia regalato al comune di Arese 2 milioni e mezzo di euro e 500 mq di parcheggi.
Ma quest’altra cosa è sicuramente certa:

E’ UN INSULTO CHE LA FIAT A MILANO E ALL’EXPO ABBIA VINTO UNA GARA
PER LA “MOBILITA’ SOSTENIBILE”.
La Fiat, dieci anni fa, ha rifiutato di partecipare ad Arese al progetto per l’auto ecologica e la mobilità sostenibile. E questo dopo aver incassato, ad Arese, 400 miliardi di lire dello Stato per sperimentare 400 Panda elettriche (1 miliardo a vettura).
Ora le istituzioni applaudono la FIAT a Milano e all’EXPO.
IN TROPPI, a quanto pare, HANNO DIMENTICATO LA TAGENTOPOLI FIAT (in allegato la copia della tangente da 4 miliardi di lire pagata da Romiti a Craxi fatta recapitare nel 2006 da questi da Hamammed allo Slai Cobas dell’Alfa Romeo di Arese, e che costò la condanna di Romiti a Torino).
8. CONCLUSIONI
Per concludere, chiediamo:
_ di non dar corso al progetto preliminare del Parcheggio EXPO di cui all’oggetto;
_ di utilizzare gli spazi già esistenti all’Alfa per i Parcheggi EXPO;
_ di onorare gli accordi sindacali e istituzionali fatti negli scorsi anni all’Alfa riguardo la ricollocazione dei lavoratori licenziati dalla Fiat, dando perciò lavoro nelle attività EXPO all’Alfa innanzitutto ai lavoratori Alfa licenziati da Innova Service, dalla FIAT e da Greenfluff.
Slai Cobas
Corrado Delledonne

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