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Il regime di terrore a Kiev. La lettera di una parlamentare ucraina

Elena Bondarenko, costretta al silenzio nel Parlamento ucraino, ha pubblicato una lettera aperta al popolo. Si tratta di una testimonianza completamente ignorata nella stampa occidentale. Anche se è stato scritta qualche mese fa, è ancora importante oggi e rimarrà nelle pagine di storia come una testimonianza della situazione di illegalità perpetrata da coloro che occupano i più alti posti del potere in Ucraina:

“Cari amici, questa è la mia dichiarazione. Chiedo che venga diffusa il più possibile. Se si può tradurre in altre lingue, vi prego di farlo!

Io, Elena Bondarenko, Deputata popolare del Partito delle Regioni, trovandomi in opposizione al potere corrente in Ucraina, desidero dichiarare che questa amministrazione ha fatto ricorso a minacce dirette di eliminazione fisica dell’opposizione in Ucraina; ha fatto ricorso alla sospensione del diritto di libertà di parola, in Parlamento e fuori, è implicata in complicità con i crimini non solo contro i politici, ma anche contro i loro figli e le loro famiglie. La vita quotidiana di un deputato dell’opposizione è questa: continue minacce, anonime intimidazioni telefoniche, con l’obiettivo della vessazione. Tutti coloro che chiedono la pace vengono immediatamente bollati come nemici del popolo, proprio come nel 1930 in Germania, o nell’epoca maccartista negli Stati Uniti.

Pochi giorni fa, Arseniy Avakov, il ministro degli Interni, un fautore ardente del cosiddetto Partito della Guerra di Ucraina, ha detto quanto segue: “Quando Elena Bondarenko sale a parlare, la mia mano si avvicina automaticamente al mio fucile”.

Queste, sottolineo, sono le parole di un uomo incaricato di dirigere il supremo potere di polizia del paese. Inoltre: una settimana fa, Alexander Turchinov il Presidente del Parlamento ucraino, mi ha negato il diritto di parlare dal podio, come membro del Partito delle Regioni di opposizione, solo per questa dichiarazione: “Qualsiasi potere che ordina al suo esercito di bombardare pacifiche città, è criminale”. Dopo di che, ha magnanimamente dato ai parlamentari radicali l’opzione di tornare in aula per la ripresa dei lavori.     

Considerando che la mia auto era stata distrutta lo scorso anno, quando gli estremisti erano già forniti di armi, (un fatto da me denunciato alla polizia); tali minacce a me rivolte devono essere prese sul serio.

Inoltre, voglio informare tutti, chi ancora non lo sa, che l’attuale leadership sta coprendo coloro che hanno osato aggredire il figlio di un altro politico dell’opposizione, Vladimir Oleinik. Ruslan Oleinik, esercitante le funzioni di procuratore regionale, è stato picchiato nel suo ufficio, mettendo in pericolo il sua stato fisico, e anche la sua vita.

Non è un loro compito indagare sul pestaggio di un procuratore che svolgeva il suo dovere? No. Hanno indagano su questo tipo di pressioni tremende su un leader dell’opposizione?

No. Invece, questa amministrazione ha licenziato il procuratore! Ogni giorno, da colleghi sento di percosse ai loro collaboratori, di attacchi al loro uffici, di minacce, anche di attentati alle loro vite, alla loro incoumità fisica, alle loro case.

I media ucraini sono completamente silenziosi circa queste informazioni, e l’ucraino medio non ha idea che una lotta criminale è in corso contro l’opposizione, e che il diritto costituzionale di libertà di parola viene soppresso in tutti i modi. I giornalisti che vincono la loro paura e lavorano onestamente sono soggetti agli attacchi di teppaglia nazionalista, ma gli organizzatori e partecipanti a questi pogrom non vengono puniti, anche quando sono identificati con video e fotografie.

Invito le organizzazioni internazionali che proclamano il loro sostegno ai principi democratici non solo a leggere questa dichiarazione, ma a coinvolgersi in questa lotta per la difesa e il rispetto dei diritti e delle libertà dei cittadini ucraini democratici.

I metodi della Giunta nella sua lotta per il potere, o meglio, per l’instaurazione di una dittatura ucraina, non hanno nulla a che fare con qualsiasi concetto di “democrazia.” Se la comunità internazionale non fa nulla di fronte a questi atti violenti, la renderà complice e sarà un approvazione silenziosa di tutti questi crimini che vengono commessi in Ucraina.                                  Il mondo libero perderà un avamposto, l’Ucraina. Tutti coloro che si battono per la democrazia, per lo stato di diritto e dei diritti dell’uomo, uniti possono ottenere molto. 

Ma solo insieme possiamo fermare la Giunta e la guerra fratricida in Ucraina.

Con il mio rispetto,

* Deputata popolare Ucraina, Elena Bondarenko.”

Traduzione di Enrico V. per CentroInformazione e Solidarietà Novorossiya

 

Ucraina resistente/ CIVG

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1 Commento


  • Gino

    Gentilmente, vogliate cancellare il delirio nazista della suddetta che ha insozzato il form dei commenti tramite Facebook, o ancormeglio sarebbe rispondergli per le rime. Vi ringrazio, compagni/e per il lavoro che svolgete e il vostro impegno.

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