Menu

La vicenda dei Cinque cubani prigionieri deve farci riflettere

L’incontro ha richiamato l’attenzione dei presenti( persone della parrocchia e d’altre realtà locali ) la drammatica vicenda dei cinque agenti cubani dell’antiterrorismo, arrestati e condannati ingiustamente all’ergastolo o ad una lunga detenzione negli USA, con l’accusa di spionaggio.

Questi uomini hanno già trascorso oltre dodici anni di dura detenzione. Eppure si tratta di persone che agivano d’accordo e in sintonia con altri agenti americani come “infiltrati” negli ambienti terroristici della mafia di Miami, per salvare vite umane .L’operazione, infatti, era diretta a contrastare i sanguinosi attentati di matrice terroristica che hanno ucciso tante persone nell’isola, fra cui anche un italiano.

Si tratta quindi di una questione profondamente umana, che investe diritti di singoli e dell’umanità, come ha spiegato il prof. Luciano Vasapollo dell’Università “Sapienza” di Roma e Vice Presidente del “Comitato Italiano Giustizia per i 5”, che ha presentato e commentato il documentario “10 anni d’ingiustizia “ , regia di Bruno di Marcello e  curato dalla rivista Nuestra America.

L’iniziativa di sensibilizzazione avviata dal Comitato italiano in ambienti della società civile e nelle Parrocchie della Chiesa Cattolica, prescinde da contenuti o valutazioni ideologici e sottolinea la violazione dei diritti civili, umani e politici garantiti dall’articolo 14 della Convenzione internazionale dei diritti dell’uomo.

Tale violazione è stata riconosciuta dalle stesse Nazioni Unite e da autorevoli personalità politiche statunitensi. A tre dei cinque detenuti è persino impedito di entrare in contatto con le loro famiglie, che non possono andare a trovare i loro cari, il che ha molto colpito i presenti. La lotta al terrorismo, nella quale si sono impegnati lealmente, si prolunga nella vita stessa di queste persone anche in una condizione di dura pena

Far luce su questa realtà si spera possa far maturare una presa di coscienza della gente in grado di muovere l’interesse dei pubblici poteri interessati alla vicenda, in particolare del Presidente Obama, al quale la legislazione Usa conferisce il potere di grazia.

Alle tantissime voci che si sono già elevate, non possono che unirsi, come sottolineato da più interventi quelle dei cristiani, sollecitati dalla loro fede e dall’invito del Concilio degli anni ’60 alla vicinanza ai poveri e agli oppressi, nel rispetto delle diversità religiose e culturali. Solo così si può realizzare una globalizzazione dal basso nel segno della condivisione e dell’accoglienza reciproca tra tutti gli uomini.

Nel dibattito seguito alla proiezione del documentario, vi sono stati diversi interventi di semplici credenti , di persone impegnate sul territorio, di gente comune colpita da questa vicenda emblematica e motivata a dare il proprio aiuto per diffondere le informazioni sulla vicenda e sostenere la domanda di liberazione dei 5.Tutti i presenti hanno anche firmato la petizione per la liberazione dei cinque poliziotti cubani.

Tra le richieste di chiarimenti in particolare vi è stata quella per capire come mai, nonostante la garanzia di un accordo intergovernativo per immettere gli agenti cubani, quali “infiltrati” contro il terrorismo, le autorità centrali USA non siano state in grado al momento opportuno di evitare che la vicenda precipitasse addirittura configurando l’accusa di spionaggio.

Una spiegazione possibile al riguardo per quest’aspetto nodale della vicenda, che non è stato chiarito dalle sentenze, è che ci sia stata un’influenza determinante di gruppi. criminali disturbati da quest’azione, che ha portato in collegamento con alcuni strati dei poteri locali a distorcere la realtà dei fatti , e tuttora ostacola una conclusione giusta della vicenda nel superamento di pregiudizi datati.

* Un cattolico praticante, della parrocchia di Centocelle, interessato a dare un sia pur piccolo contributo alla diffusione della vicenda e alla sua positiva conclusione.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *