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“Questione democratica e questione sociale sono all’ordine del giorno”

dopo la conferenza stampa di ieri è stata convocata una assemblea cittadina giovedi e una manifestazione per sabato prossimo.

Ma quanto avvenuto è l’indicatore di un clima. Ne abbiamo parlato con Fabio Nobile, consigliere regionale della FdS che venerdi si era precipitato davanti al Cipe mentre i manifestanti erano assediati, sabato era in tribunale e ieri alla conferenza stampa.


Come valuti quello che è accaduto venerdi davanti alla manifestazione davanti al Cipe?

La valutazione è che il clima nazionale sta cambiando, Ci sono stati alcuni passaggi molto chiari: quanto accaduto con la manifestazione del 15 ottobre e subito dopo la nascita del governo Monti con il quale si vuole ridurre al silenzio chi si oppone alle misure che sta adottando

Ma il governo Monti gode di “ampi consensi”?

Mi sembra innanzitutto che goda di una stampa compiacente che lo affianca. Se vedevi la Repubblica online il giorno della manifestazione della Fiom il titolo era: “Corteo Fiom. Quattro arresti”. E’ il segno che la comunicazione intende affossare e isolare qualsiasi velleità di porsi in questa situazione in termini alternativi.

I movimenti sociali, dalla Val di Susa a Roma a Napoli, sono sotto tiro. Come se ne esce?

Il primo problema è quello di non chiudersi e di non autoisolarsi ma di porre in maniera aperta la questione democratica con la questione sociale, oggi sono collegate indissolubilmente. Del resto anche gli arresti di Roma visualizzano questa connessione. Da un lato i movimenti segnalano con l’iniziativa al Cipe e l’occupazione delle case questioni come la Tav e il dominio della rendita speculativa sulla società, dall’altro a tali questioni si risponde con gli arresti in piazza e gli sgomberi delle case occupate.

Non farsi isolare in un contesto di forte consenso politico intorno al governo Monti non appare tanto semplice..

A mio avviso la sinistra di classe, la sinistra “politica” deve assumersi il compito di rappresentare un punto di sostegno e di respiro a chi – in questo scenario – rischia di venire isolato. Mi colpisce che questa operazione di “solitudine” sia scattata anche verso la manifestazione della Fiom.

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