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De Magistris: Un sindaco tutte chiacchiere e distintivo

De Magistris quando (s)parla della Giggin Vitton Cup mente sapendo di mentire. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Bafuca e sostenuta da un cartello di realtà (tra cui il Laboratorio Politico Iskra, Movimento disoccupati flegreo, precari Bros ecc…) che non solo sono sistematicamente ignorati dalla giunta comunale, ma che addirittura, quando provano a farsi ascoltare con la lotta e le mobilitazioni di piazza, vengono puntualmente repressi con cariche, denunce e atti intimidatori da parte delle forze dell’ordine, il più delle volte chiamate a intervenire proprio dall’amministrazione comunale: alla faccia della democrazia partecipativa! Come gli organizzatori hanno più volte ribadito, l’unica cosa che accomuna questa iniziativa con la Coppa America ufficiale (per la quale sono stati spesi milioni di soldi pubblici e create zone a traffico limitato, paralizzando una città capitale del peggior trasporto pubblico) è che entrambe non hanno portato un solo posto di lavoro. Insomma pare evidente come ci troviamo a che fare con un imbonitore tutto chiacchiere, distintivo e manette.

De Magistris può sembrare il salvatore della patria solo a quella “Napoli bene” che per 18 anni è stata il serbatoio elettorale del bassolinismo, rendendosi complice delle jatture da esso prodotte e beneficiando del bengodi dello “spoil system” e delle clientele a pioggia, e una volta trovatasi all’angolo, con una macchina amministrativa in dissesto se non sull’orlo della bancarotta, hanno gattopardescamente cambiato cavallo puntando sul fascino elettorale dell’uomo dalle mani pulite e campione della legalità.

Di fatto, da circa un anno la città è stata consegnata nelle mani dell’inquisitore Narducci e dei vigili urbani al servizio delle paranoie securitarie e reazionarie del “generalissimo” Sementa, i quali non trovano di meglio da fare che accanirsi contro immigrati, ambulanti, occupanti case, disoccupati, movimenti per la difesa della salute e del territorio e in generale contro le fasce disagiate della popolazione napoletana.

Mentre la città reale continua a patire le stesse identiche emergenze che affliggono Napoli da sempre, in primis il dramma occupazionale reso ancor più soffocante dalla crisi sistemica del capitalismo, l’attuale giunta comunale si trastulla con un evento-farsa come la coppa America, che oltre a mettere ulteriormente in ginocchio il già disastrato sistema di mobilità (sia pubblica che privata), non porterà un solo euro di benefici ne un solo posto di lavoro ai napoletani.

Intanto i movimenti di lotta e la miriade di vertenze occupazionali presenti sui nostri territori vengono respinte militarmente dalla giunta Caldoro, la quale, per bocca del suo assessore Nappi, si rifiuta nettamente anche solo di ricevere una delegazione di lavoratori, precari o disoccupati. L’unica cosa “di sinistra” che la giunta De Magistris poteva fare, ossia chiedere con forza la convocazione di un tavolo interistituzionale sull’emergenza-lavoro, non l’ha fatta! Anzi: dopo everli a stento “tollerati” per qualche settimana, l’illuminatissima giunta comunale di Napoli ha pochi giorni fa ordinato “democraticamente” lo sgombero coatto di piazza municipio, dove stazionavano le tende dei precari Bros in presidio permanente e pacifico!

Di Bagnoli, poi, meglio non parlarne: in campagna elettorale le posizioni di De Magistris e la sua proposta di sciogliere il carrozzone clientelare di Bagnolifutura, reo di 10 anni di disastri, hanno suscitato aspettative e speranze soprattutto tra i segmenti proletari della cittadinanza che da due decenni attendono che alle promesse di riqualificazione e rilancio occupazionale del territorio flegreo seguano i fatti. A un mese dalle elezioni il vicesindaco Sodano si è pure presentato in piazza a Bagnoli con tanto di codazzo paraistituzionale col fine di propagandare i fasti della democrazia partecipativa, ma già in quella occasione la montagna dello scioglimento della superindebitata STU si era trasformata nel topolino di un mero cambio della guardia dei suoi vertici…
E infatti: a un anno dall’insediamento della giunta è nato un nuovo CdA che ancora non si è capito su cosa voglia distinguersi rispetto a quello che l’ha preceduto. Intanto, mentre a Bagnoli nasce un movimento di disoccupati realmente autorganizzato ed estraneo alle influenze del potere, a questi ultimi la giunta riesce a rispondere solo col manganello e col pugno duro degli uomini in divisa, come accaduto lo scorso 29 febbraio, quando una cinquantina di disoccupati e studenti rei di aver protestato per chiedere un incontro urgente col sindaco sul tema occupazionale e dell’edilizia scolastica, sono stati letteralmente SEQUESTRATI dalla polizia all’interno della X municipalità, e quindi denunciati e minacciati con metodi cileni.

Che Giggino lo voglia o no, fin quando a Napoli continuerà a permanere la situazione sociale drammatica che abbiamo sotto gli occhi, continueranno ad esistere movimenti di lotta e forze politiche di classe non disposte a fare sconti a nessuno. I Sementa, i Narducci e le questure di turno potranno reprimere questo malessere e questo dissenso, potranno incarcerare e lasciare scie di sangue nei cortei e in qualche quartiere, ma non possono e non potranno cancellarlo, poichè esso rappresenta il malessere e la rabbia della stragrande maggioranza della popolazione napoletana, quella che non riesce a pagare il mutuo o le bollette, quella che viene messa per strada da palazzinari senza scrupoli, quella che per strada ci sta tutta la giornata perchè non ha un lavoro ne un reddito, quella che butta il sangue una giornata intera dietro una bancarella per racimolare una manciata di euro da mandare nel proprio paese disastrato ed è costretta a scappare all’arrivo dei prodi gladiatori di Sementa, quella che un lavoro dignitoso ce l’aveva e ora non sa come dare da mangiare alla propria famiglia grazie a piani lacrime e sangue di Monti, della BCE e dei loro amici di Morgan Stanley o grazie al nuovo schiavismo salariato imposto dai vari Marchionne, Marcegaglia e Fornero…

Questa e la realtà, anche e soprattutto a Napoli, il resto sono chiacchiere, e come si dice da noi, caro sindaco: LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO!

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2 Commenti


  • lovigio

    De Magistris? Incredibile doverlo dire, ma stavamo meglio con i ladri di prima che con i loschi personaggi di adesso.


  • attack3

    @lovigo
    Ci vuole del coraggio per dire una cosa del genere. Losco è una senzazione che uno ha di una persona, senza per questo avere la certezza che qualla sia una persona negativa; il ladro è ladro…se poi tu ti trovi meglio con i ladri, problemi tuoi. Ma cosa ci sarebbe di losco nei personaggi di adesso?

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