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Un’occasione da non perdere

 

Un occasione da non perdere

L’iniziativa promossa a Bologna dalla rete dei comunisti su partito /organizzazione, aperta alle altre organizzazioni e sensibilità comuniste propone un documento le cui tematiche chiedono decisivi approfondimenti. La mancanza di un’adeguata analisi e riflessione sulle cause che provocarono l’implosione del campo sovietico contribuì non solo a dissipare un patrimonio di forze comuniste accumulatesi negli anni ma interruppe la possibilità per le stesse di una elaborazione capace di poter fronteggiare l’inedita situazione dei nuovi assetti del mondo che via ,via, andavano a determinarsi. Tutto questo ha comportato negli anni il prodursi di scissioni prevalentemente subalterne all’imporsi dei processi di ristrutturazione del sistema capitalista nella peggiore versione liberista e planetaria. La mancata elaborazione teorica per l’azione di difesa e controffensiva all’azione contundente del Capitale impone ai comunisti di uscire dall’angolo,attraverso la costruzione di un programma minimo capace invertire la condizione delle masse popolari impoverite dalla crisi a partire dalle masse giovanili;su questo dovrebbero confluire il più delle forze comuniste allo stato divise, dando vita nell’immediato alla costituzione di un vero e proprio coordinamento. Uno sforzo straordinario che liquidi la finalità alle sperimentate e fallite scorciatoie istituzionali per riproporsi quale vero soggetto del cambiamento e di liberazione dagli attuali assetti del capitalismo; il cui stadio è tale da mettere in forse la possibilità della sopravvivenza umana vuoi per la devastazione ambientale,vuoi per il rischio folle di un ricorso alla guerra nucleare. L’avvio dunque di un processo di aggregazione delle forze comuniste,capaci di proseguire in un confronto teso e proficuo,mettendosi alle spalle vecchie divisioni,anacronistiche e insensate, spazzate via dall’odierna situazione degli assetti del mondo. Facendo giustamente riferimento al documento del P.C. cubano si offre una traccia, un’indicazione di come i comunisti devono interrogarsi sempre sui risultati delle loro azioni ed avere il coraggio di modificare le linee guida ,quando diventano obsolete, dannose o semplicemente inutili. La necessita di adeguare la strategia allo sviluppo delle nuove situazioni,è compito necessario per evitare proprio quei processi di stagnazione. Ciò oggi è tanto vero ,a fronte del progresso delle comunicazioni,come delle decisioni in tempo reale Anche per noi comunisti nella rivoluzione del rapporto tempo-spazio si pone la necessità di trovare le soluzioni per la partecipazione democratica ai vari stadi della decisione per non uccidere proprio la democrazia partecipata alla quale teniamo. Abbiamo dalla nostra consolidate le basi scientifiche che il materialismo storico e dialettico ci offre per reggere l’urto delle contraddizioni. Il Partito nella sua eccezione moderna e dinamica è il laboratorio dove teoria e prassi si sperimentano costantemente Proprio per questo bisogna rifuggire da dogmatismi o settarismi . L’Ottobre a schiuso all’ intera Umanità le vie del Socialismo e del Comunismo,in un secolo miliardi di uomini si sono affrancati da una millenaria condizione di ignoranza e di indigenza ,vi sono oggi più possibilità per essere ascoltati per continuare l’opera di emancipazione. Occorre a tutti i costi stare in campo ,facciamo si che anche da questo evento,possa venire un passo concreto per la ricostruzione di una forza comunista organizzata quanto più ampia possibile nell’’interesse del nostro popolo e dei popoli del mondo. Ciò senza primogeniture,con l’intelligenza cui faceva appello Gramsci

3 maggio 2012 Renato Sellitto- Napoli

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1 Commento


  • renato sellitto

    grazie per la pubblicazione

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