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Camusso dimettiti!!

Cara Susanna,

chi ti scrive è un delegato della Confederazione della quale hai la carica di Segretario Generale, il più grande sindacato italiano, che da sempre si batte per provare a tutelare i diritti di tutti e per costruire condizioni di lavoro e sociali dignitose anche per i più deboli.

Negli ultimi tempi però qualcosa sembra cambiato, e quell’organizzazione che nasce e vive per la difesa della Democrazia, sembra entrata a far parte di un sistema burocratizzato, di autoreferenzialità, di centralismo democratico che esclude, a colpi di maggioranza, ogni forma di discussione e di dissenso.

A parte queste personalissime considerazioni, vengo subito al punto: ormai da mesi stiamo assistendo al massacro totale del diritto del lavoro e della condizione, lavorativa e sociale, delle persone, quella gente che tu dovresti rappresentare, senza che si sia messa in campo la benchè minima opposizione sociale degna della nostra storia, almeno a mio parere.

Rimane il fatto che a prescindere dalle opinioni personali, la tua strategia si è dimostrata del tutto inefficace, e comunque mai condivisa con la base e sempre imposta dall’alto.

Nell’ultimo anno, cara Susanna, hai accettato o abbiamo subito le deroghe al CCNL, la Marcegaglia come nostro portavoce, la cancellazione di fatto del sistema pensionistico e la controriforma del mercato del lavoro, arrivando su questo punto alla proclamazione dello sciopero generale, per poi revorcarlo un paio di mesi dopo sostituendolo con mobilitazioni e presidi territoriali, ma solo laddove ce ne erano i presupposti.

Ritengo la tua figura, a capo della CGIL, non all’altezza per rappresentare il mondo del lavoro in generale ed inadeguata a costruire una prospettiva per il nostro futuro.

La mia impressione, da modesto delegato di fabbrica ( che sicuramente non ha una percezione reale della crisi come te ) è che l’attuale gruppo dirigente della Confederazione sia colpevole di un cedimento culturale nei confronti dei valori dell’organizzazione e di quelli costituzionali, e non aver neanche provato a portare veramente la nostra gente in piazza nei punti sopra citati, costituisce una macchia indelebile nella coscienza di una/un sindacalista degna/o di questo nome.

Rimane il fatto oggettivo che aver accettato la cancellazione dell’art.18, quindi della reintegra sul posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa, arrivando addirittura a mentire nel merito al C.D., costituisce un cedimento politico gravissimo che ti ha fatto disattendere e tradire il mandato congressuale: su questo punto, compagna Camusso, ti chiedo di rassegnare le tue dimissioni e di andartene dalla CGIL per aver lasciato i lavoratori soli, in un momento di paura e smarrimento come quello di una crisi di portata epocale.

Pierpaolo Pullini

* delegato Fiom/Cgil della Fincantieri, Ancona

Nota: Questa mail è stata inviata il data 03/07/2012 al Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso e per conoscenza alla segreteria regionale Marche e provinciale Ancona della CGIL e rispettivi Segretari Generali, e alle segreteria nazionale, regionale Marche e provinciale Ancona della FIOM e rispettivi Segretari Generali

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