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Montezemolo e le prove generali di 52%

In molti si saranno chiesti se si trattasse della presentazione di un nuovo Film. In effetti un nuovo Film stava andando in scena. Colui che per molto tempo veniva indicato come l’uomo che “doveva scendere in campo” (al secolo, odierno e passato, Luca Cordero di Montezemolo) è finalmente apparso sulla scena.
Il nome dell’anteprima del film è “Verso la terza Repubblica” e gli attori, come del resto tutti gli attori, sono personaggi ben noti pur se con in altra veste.
C’è Nesi, lo stesso che aprì i lavori per Renzi alla Leopolda nel 2011, c’è Riccardi buon fondatore della comunità di S. Egidio e oggi discreto ministro che chiude il sipario, c’è Andrea Olivero Presidente delle Acli, C’è Enrico Zanetti vicepresidente dell’unione giovani dottori ( mi scuso per l’ignoranza ma veramente non sò cosa abbia fatto questa associazione), c’è il Trentino Dellai tirato un po’ da Renzi e un pò da Grillo, c’è Irene Tinagli Economista e con diverse cariche nonché volto della televisione che abbiamo visto a Ballarò insieme a Renzi e Maroni, c’è il plauso di Casini, c’è quello di Bonanni, c’è quello di Fini, c’è quello di Alfano e c’è anche quello della chiesa la quale nella giornata di Domenica ottiene una prima pagina del Sole 24 ore con un articolo dell’Arcivescovo Bruno Forte sul tema delle province ma con un forte richiamo all’Enciclica del Papa Benedetto XVI Caritas in Veritate.
Anche se all’incontro sono presenti poche centinaia di persone per lo più ospiti su invito, giornalisti e guardie del corpo, l’eco generato dal trambusto di questo evento teatrale occupa buona parte nello spazio mediatico.
Il Corriere della Sera di Domenica dedica all’argomento, oltre a buona parte della prima, ben due pagine in primo piano in cui spicca una bella foto ( dal basso verso l’alto) in cui appare tutta la felicità dei principali attori Montezemolo in testa. Lo stesso Corriere della Sera, alla pagina numero 6 pubblica un articolo riguardante il “cosa farà il Centro destra” con un bella foto (questa volta dall’alto verso il basso) con 4 personaggi in cerca di autore : La Russa, Garfagna, Alfano e Gasparri.
Come ogni spettacolo c’è già l’indice di gradimento ma non riguarda lo share bensì il potenziale di voti della nuova formazione “Montezemolina” che si attesterebbe al 15% ben lontano dal raggiungere il potenziale premio di maggioranza.
Non c’è un partito, non c’è un leader ma già ci sono i sondaggi. Però c’è sempre un però o forse più però.
La spaccatura all’interno del PD è ormai irreversibile. Buona parte dell’elettorato PD di corrente cattolica darà il suo appoggio alla coraggiosa Rosy Bindi che cerca la mediazione con Vendola? Forse è più probabile un appoggio alle Acli e a Sant’Egidio.
E poi c’è il bravo Sindaco Renzi il quale fondamentalmente, pur con i continui proclami all’unità, stà solo aspettando l’esito delle primarie per ratificare la sua uscita dal PD portandosi dietro una fetta del partito (?) ormai imploso.

In fondo l’elettorato del PD è ormai ben lontano dalla sua “classe di rappresentanza politica”, molti elettori ancora si domandano come da PCI (e DC ) sono diventati Pds, poi Ds, Ulivo, Margherita, Partito Democratico.
Nicola Rossi già parla di un fronte ampio con la società civile in un traghettamento dalla seconda alla terza repubblica. Nonostante qualche attore anagraficamente giovane il corpo di questa neoformazione è ricca di attori della prima repubblica ( quella del 12 dicembre ).
Evidentemente al “Comico” che avanza (Grillo) viene contrapposta una commedia.
In questo contesto Il centro sinistra sarà capace di far fronte a questa mossa che rischia di vanificare il grande impegno di molti volontari per le primarie e relegarlo all’opposizione per i prossimi 5 anni?

* Segretario circolo “Sandro Pertini”, sezione Rocca Priora/ Colle di Fuori

 

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