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“Quando l’ingiustizia diventa legge, resistere diventa un dovere”

La lotta contro l’inutile grande opera dell’autostrada a pedaggio A12-Roma (Tor de Cenci)-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone, dura ormai da quasi 24 anni, tanto è il tempo trascorso da quando la Giunta della Regione Lazio presieduta da Landi (1990), lanciò il primo tracciato autostrale. L’etica, la resistenza, l’autonomia e l’indipendenza del movimento Nocorridoio/NObretella, si sono scontrate con i poteri forti spalleggiati dai politici corrotti. I partiti di Centro Sinistra e di Centro Destra, sono i portatori sani del virus della devastazione, utili idioti al servizio di società prenditrici/predatrici come Impregilo/Salini. Le “perle” della disinformazione unilaterale e della propaganda sono i mass media nazionali senza alcuna distinzioni, dai giornali, alle tv, alle radio. Siamo arrivati anche alla presa in giro, quando trasmissioni televisive come “Presa diretta”, “Piazza Pulita” e “Agorà”, di loro iniziativa, ci hanno coinvolti per fare un servizio sulla maledetta opera inutile, per poi autocensurarla, non mandandola mai in onda, insomma una azione da pennivendoli in doppio petto. Dopo che il 3/1/2014 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera CIPE 51/2013 del progetto definitivo, nessuna Associazione ambientalista come Legambiente, WWF e Italia Nostra ha preso pubblicamente posizione diramando un comunicato critico e di condanna, da quanto ci è dato sapere, non faranno nemmeno il ricorso al TAR. Solo l’Associazione “Verdi Ambiente e Società Onlus” (VAS) si è resa disponibile a sostenere la nostra battaglia legale. Le Associazioni degli agricoltori, Coldiretti e Confederazione Italialiana Agricoltori (CIA), che vedranno espropriate decine di Aziende, con la perdita di centinaia di posti di lavoro, sono rimaste silenti, sicuramente perché controllate dai partiti di centro sinistra e di centro destra, coinvolti vergognosamente nella devastazione.

L’ANAS e della Società Autostrade del Lazio hanno giocato un ruolo di facilitatori della distruzione, praticando il nimbismo istituzionale incontrando proprietari di case, di terreni e di aziende che raccomandati dagli “amici degli amici”, hanno accolto le richieste di spostamento del tracciato, facendo così danno al vicino. Noi soli, da sempre, ci siamo battuti e ci batteremo contro tutto il progetto e contro la grave e insana scelta di continuare a costruire mostruose autostrade a pedaggio di asfalto e cemento.

Dopo tante manifestazioni e assemblee, partecipate da centinaia di cittadini, oggi ci troviamo a modificare la nostra strategia, perché lo scontro si sposta inizialmente sul piano legale, ma conseguentemente sul piano sociale del fronteggiamento delle comunità diffuse al futuro cantiere.

Per questi motivi chiediamo a tutte/i un sostegno economico solidale a seconda delle proprie possibilità, per riempire il salvadaio della Cassa di Mutuo Soccorso. Visto che Il Governo e la Regione Lazio sono rimaste sorde alle nostre proposte alternative, così facendo stanno aprendo la strada ad una nuova NOTAV alle porte di Roma. E’ importante che Comitati, Associazioni, realtà sociali, culturali e politiche, diffuse nell’area metropolitana e non solo, partecipino e aderiscano, insieme al movimento Nocorridoio/NObretella, alla costruzione del Comitato di Sostegno, formando così un forte e unito fronte d’opposizione. L’obiettivo è quello di costituire una massa critica. viva ed ecoresistente, per contrastare con ogni mezzo a disposizione l’arroganza del potere che vuole stuprare la nostra terra. Nei prossimi mesi istalleremo un presidio permanente in un’area strategica davanti al cantiere autostradale, per fare, con i nostri corpi e con i nostri trattori da barricata contro le ruspe degli speculatori. Noi non abbiamo paura, sarà dura e non indietreggeremo perché “quando l’ingiustizia diventa legge, resistere è un dovere” (B. Brecht).

Roma, 8 Febbraio 2014

* Portavoce del Comitato NOcorridoio Roma-Latina per la Metropolitana-Leggera

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