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Ucraina 2014. Il mondo in bilico come nel 1962

A proposito della ormai evidente eversione in atto in Ucraina stiamo assistendo a una delle più vergognose falsificazioni dell’intera storia dei mass media occidentali. Falsificazioni che i media italiani riproducono docilmente. E’ un misto ripugnante di censura (delle immagini), di falsificazione (ove si presentano gli aggressori armati come le vittime), di deformazione dei fatti e delle situazioni (dove si presenta il cosiddetto popolo di Maidan come se fosse l’intero popolo ucraino). E si potrebbe continuare a lungo in un elenco di rivoltanti doppi standard di giudizio.

E’ ormai evidente che l’Europa e gli Stati Uniti perseguono lo scopo di attuare un vero e proprio colpo di stato violento. Lo fanno attraverso l’azione eversiva di squadre armate in cui estremisti nazionalisti, fascisti e nazisti emergono come le vere forze guida della rivolta.

Le visite a Kiev dei dirigenti occidentali, che addirittura arrivano nella capitale ucraina su invito delle opposizioni, sono la prova dell’ingerenza esterna. Che in realtà è cominciata mesi prima dello scontro armato. Le capitali occidentali minacciano di ritorsioni il presidente Yanukovic se non dichiarerà la resa. Il tutto in una davvero impressionante baraonda di distorsioni, dalle quali emerge chiara una sola intenzione: imputare tutta la responsabilità del disastro e del sangue al governo e, sullo sfondo, accusare la Russia di avere esercitato pressioni di ogni sorta per “trattenere” l’Ucraina nella sua orbita. Anche questo è un fantastico – per imbecillità – rovesciamento del bianco nel nero. Assistiamo a un’ondata di russofobia e di fanatismo antirusso che prelude ad analoghi fanatismi interni in un prossimo futuro.

Assistiamo all’esaltazione delle violenze di minoranze agguerrite e armate. E questo con la benedizione del governo italiano, oltre che delle autorità europee. Brutto segnale anche per le forze democratiche e popolari italiane. L’Europa, nel bel mezzo di una crisi che non può e non vuole risolvere, si trasforma in potenza imperiale che detta legge su un vicino. Non essendo riuscita nell’intento di assorbire l’Ucraina tutta intera (per portarla subito dopo nella NATO), l’Unione Europea, di concerto con Washington, punta a spezzare l’Ucraina in due tronconi. Il che aprirebbe una crisi politica e militare paragonabile, sotto molti aspetti alla “crisi di Cuba” del 1962 che portò Stati Uniti e Unione Sovietica a un passo dal confronto nucleare. Questa volta lo scenario è nel centro dell’Europa. Ci riguarda.

Invito tutti gli amici, i sostenitori, i simpatizzanti a esercitare opera di chiarificazione tra i loro amici. Questa tragedia non può vederci passivi.

Fonte: giuliettochiesa.globalist.it

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