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Elezioni. Come ha vinto il PD di Renzi? Qualche interrogativo

Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore:

Cari compagni, faccio una considerazione post voto tranciante mentre vi pongo qualche interrogativo a caldo.
Personalmente non credo alla veridicità di questi risultati elettorali. C’è qualcosa che non mi torna. Non foss’altro perché l’ondata antieuropeista che colpisce tutte le forze governative nei paesi dell’eurozona è comune e trasversale, e va dalla sparizione del Pasok alla debacle della sinistra francese, dalla batosta del Psoe in Spagna al tracollo dei laburisti inglesi. Tolto il centrosinistra rumeno, com’è che l’unica inversione di tendenza sta solo in Italia e riguarda il Pd di Renzi? Com’è che nel bel mezzo dell’offensiva della magistratura contro la corruzione, sull’Expo, ma non solo, dove pare riesplodere lo scandalo di una nuova Tangentopoli, da noi ci si precipita in massa a votare PD? Che cosa giustifica questo inaspettato trionfo di popolo, sfuggito completamente alle previsioni statistiche e alle antenne di stuoli e stuoli di sondaggisti, ma del quale il PD di Renzi aveva un disperato bisogno? E da dove arriva questo risultato del 41%, di cui pensavamo capace solo il blocco granitico della DC degli anni ’80? Può, esso, essere realisticamente ascritto alla miracolosa bravura di Renzi di ricomporre tanti interessi e ridestare in maniera tanti “sogni” nuovi, dopo quelli infranti e finiti nella finta condanna di Cesano Boscone?

Per ciò che mi riguarda queste, elezioni mi ricordano straordinariamente quelle del 2006, quando c’era ancora Prodi. L’esito della tornata elettorale fu incerto fino alla fine dello scrutinio delle schede, attirando l’attenzione della stampa internazionale. Lì se vi ricordate vi fu un voto stabile fino alle tre/quattro proiezioni di schede scrutinate. Dopodichè in maniera progressiva e costante ad un certo punto c’è stato un recupero progressivo e prodigioso di Berlusconi su Prodi fino ad arrivare a soli 24mila voti di scarto…. E questo fece si che Massimo D’Alema salì al Quirinale ad intimare “fermatevi o qui succede il finimondo”! Ricordo che un ottimo giornalista,Enrico Deaglio, su questo fatto, allora ci rimise le penne… ora aspettiamo di vedere cosa faranno Grillo e Casaleggio, se hanno i coglioni, o se alla prova dei fatti sono solo dilettanti allo sbaraglio.

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La tesi esposta dal nostro lettore e che abbiamo ritenuto di pubblicare, ha dalla sua coincidenze obiettive politicamente innegabili. Certo non ci sono prove di “brogli” che abbiano pilotato i voti fino ad ottenere un risultato che non ammette repliche ma che “legittima” politicamente e pubblicamente un governo senza un mandato popolare. Che l’Italia vada in controtendenza rispetto agli altri paesi europei non è però una novità. Anche Berlusconi per quasi venti anni è stato la “variabile impazzita” che ha fatto saltare e rinviare la normalizzazione che i poteri forti europei intendevano avviare sin dal 1992. Risulta che il Movimento 5 Stelle denunci un livello di schede annullate piuttosto elevate, ma i numeri non basterebbero a colmare la distanza con quelli ottenuti dal Pd di Renzi. Quando abbiamo scritto e denunciato che Renzi era un Manchurian Candidate, qualche sospetto sulla velocità della sua marcia trionfale lo abbiamo segnalato. Ci aspettano momenti difficili, questa al momento è l’unica cosa certa che emerge dalle elezioni di domenica. (Redazione)

 

 

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1 Commento


  • eddaje

    A me sembra chiaro il perchè abbia vinto Renzi e con questo scarto. La gente ha paura di Grillo, e il PD vince giocandosi la carta “o noi o lo sfascio”.

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