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Ciro Esposito: vittima di calcio, fascismo e istituzioni

Non solo Ciro Esposito, napoletano, è morto –la notizia è di questa mattina- per una stupida partita di calcio, ma lo è per mano di un fascista! Daniele De Santis, militante di estrema destra, vicino ad organizzazioni come Casa Pound e Militiza, lo ha assassinato in quella Roma capitale, sempre più, oramai, fiera ospite, nel suo corpo sociale, di elementi neofascisti e neonazisti. Elementi ed associazioni che proliferano, grazie alla complicità di uomini come l’ex sindaco, Gianni Alemanno, ed al silenzio colpevole di una sinistra oramai in completo disarmo.

Vorremmo qui ricordare, pertanto, che il reato di apologia di fascismo –malgrado i deliri post ideologici in voga-  sarebbe ancora un cardine della nostra Costituzione, un tempo ispirata a principi democratici e oggi, invece, sempre più preda di derive dispotiche e d’interessi finanziari e padronali, che ne stanno smantellando l’impalcatura in quei punti che, più e meglio, garantivano la democrazia, la giustizia sociale e l’uguaglianza, tra persone di classi e ceti diversi. Oligarchie borghesi che, come ci insegna la storia dal ‘900 in poi, utilizzano il fascismo a fini di controllo e di “normalizzazione sociale”; o, peggio, per appiccare il fuoco che possa determinare una svolta autoritaria.

Complimenti, dunque, al sindaco Marino, esponente di quel vergognoso coacervo di interessi –personali, finanziari, politici- che è il PD, per essersi ben collocato in quel solco antidemocratico e per non aver fatto, dal giorno di quei tragici eventi che hanno portato Ciro sulla soglia della morte, assolutamente nulla: né aver chiesto le dimissioni del questore e del prefetto, né aver mostrato un briciolo di umano sentimento nei confronti del povero Ciro. Non una visita e non una parola di conforto per la famiglia, ha avuto il coraggio di fare o di pronunciare, il primo cittadino della capitale. 

Al sindaco Marino ed al suo PD interessa, evidentemente, solo l’umanità in termini utilitaristici. E allora, eccolo esprimere tutta la sua solidarietà ai coloni israeliani, tra i principali responsabili dei massacri compiuti dall’esercito israeliano nei confronti del  popolo palestinese, per il presunto rapimento di tre ragazzi. Il sionismo, gendarme delle risorse petrolifere in medio oriente per conto dell’occidente, val bene un atto di vergognosa, umiliante, vile sottomissione!

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