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Spiazziamole! Liberiamo dalle macchinette due piazze di Pavia

Abbiamo lanciato una raccolta di firme a Pavia per liberare due piazze dalle slot machine. Si sono subito uniti a noi molti gruppi e individui impegnati nella lotta contro il gioco d’azzardo liberalizzato di massa, vera e propria piaga sociale nella nostra città. Se vivete a Pavia e volete sostenerci firmate ai banchetti o mandateci un’email a info@senzaslot.it col vostro nome e cognome.

Questo è l’appello che lancia e spiega l’iniziativa, che partirà venerdì 18 luglio 2014 con una piccola festa di quartiere al rione Scala:

Il gioco d’azzardo, liberalizzato o clandestino, impoverisce la città e particolarmente i suoi abitanti con meno risorse economiche. Le macchinette mangiasoldi sono progettate per indurre al gioco d’azzardo compulsivo.

Tramite questo business vergognoso si arricchiscono alcuni privati (incluse le mafie), fa un po’ di soldi anche lo Stato con le tasse, ma chi ci perde è la povera gente: sono i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, spesso anche tanti immigrati e minorenni. C’è chi si rovina al gioco d’azzardo e chi ci perde “solo” mezzo stipendio o mezza pensione, ma vince sempre il banco.

A Pavia è sempre più forte l’opposizione al gioco d’azzardo, ci siamo accorti che non si rilancia così l’economia della città; anzi, si moltiplicano le slot machine nei bar e nelle sale giochi ma chiudono le fabbriche e i negozi e i giovani vanno a lavorare a Milano o all’estero. Chiediamo di iniziare a liberare la città dalle macchinette.

Cominciamo da due piazze simboliche: piazza Vittoria e piazzale D’Acquisto al quartiere Scala. Sono la piazza principale del centro storico e una piazza importante di una periferia. In entrambe ci sono macchinette in locali di proprietà comunale e in locali privati.
Chiediamo che siano le prime piazze bonificate della città. Vogliamo espellere le macchinette da queste due piazze e chiediamo che succeda subito.
Il Comune deve immediatamente proibire a chi lucra sulle macchinette l’utilizzo del mercato ipogeo in piazza Vittoria e dei locali comunali sotto la tettoia della Scala, intervenendo al contempo con tutti i mezzi per convincere od obbligare anche gli altri locali delle due piazze a diventare tutti senza slot.
Il business dell’azzardo si ferma solo riprendendosi le piazze!

 

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