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Mimmo ci ha lasciati

Non si tirava mai indietro. Mimmo – anzi ‘Mimmetto’ a causa della giovane età e dell’anzianità della nostra organizzazione – non è mai arretrato di un centimetro: sia si trattasse d’impartire spiegazioni d’impaginazione o di grafica al computer, sia di partecipare o intervenire a un incontro pubblico come anche organizzare un servizio d’ordine quando lo imponevano le dinamiche di piazza, o i diversi incontri con ospiti internazionali dei movimenti sociali e sindacali a Roma. Così come il suo impegno militante al fianco dell’America bolivariana e quello con la sua Casa Editrice nella diffusione del nostro materiale e nella promozione di culture e punti di vista alternativi a quello dominante. Non si è tirato indietro neanche quando per lui, cultore sincero di natura e di avventure (fare la guida in montagna non è mai stato solo un lavoro ma più complessivamente un modo d’intendere la vita) si trattava di coinvolgere chi tra noi molto più pigro e impacciato di lui è dovuto spesso ricorrere ai suoi consigli e alle sue attenzioni. Aveva un suo ‘specifico’ Mimmetto: era la difesa della natura e non come filastrocca modaiola, ma al contrario come analisi critica di una delle contraddizioni più esiziali del Modo di Produzione Capitalista, quella tra capitale e natura, e come scelta di vita che resiste oggettivamente alla pervasiva reificazione della nostra società. Eppure da sempre per qualsiasi altra emergenza, dalla lotta per la casa alle vertenze sindacali, noi potevamo contare su di lui ben al di là del suo ‘specifico’. Ci mancherà Mimmo e il suo lavoro: il numero nuovo della nostra rivista è ancora lì sul suo computer, rimpiangeremo di non potergli parlare ancora per la scelta delle foto o per i titoli, per l’ampiezza della rivista e per l’infinità di cose che le vite vissute insieme tra compagni si tirano dietro. Il vuoto che lasci non lo potremo colmare ma solo mettere pezze. Al dolore seguirà però la consapevolezza che una vita spesa bene sopravvive all’individualità di ciascuno e continua nelle parole, nei gesti e nei pensieri di chi con questa si è incrociato. Chi a vario titolo ha lavorato alla nostra rivista abbraccia i familiari e i compagni e a tutti dà appuntamento per oggi 23 aprile in Via di Casalbruciato 27 di fronte a Radio Città Aperta per un ricordo laico e collettivo. Che la terra ti sia lieve davvero caro compagno Mimmetto.

La redazione di Contropiano Rivista

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