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Ross@ al fianco del popolo greco, per il NO al referendum

Ross@ intende esprimere il massimo sostegno al popolo greco chiamato, coraggiosamente a esprimere il proprio NO all’ennesimo accordo capestro imposto dai carnefici dell’Unione Europea, della Bce e del Fmi.

Se domenica prossima il popolo greco dirà Oxi nel referendum convocato, si produrrà un passaggio straordinario nella storia europea, nell’affermazione della democrazia contro la logica dei diktat e nelle possibilità del conflitto sociale di cambiare lo stato delle cose presenti.

In queste ore dobbiamo agire in una doppia direzione: da un lato manifestare con ogni mezzo la solidarietà al popolo greco, dall’altra agire affinchè anche il nostro paese si sintonizzi con la possibile rottura che si potrebbe produrre in Grecia.

Le ore e nei giorni che Ross@ ha condiviso con i compagni greci nella settimana appena conclusasi, sono ore e giorni che possono valere anni. Si è respirato nei fatti il destino comune e l’urgenza di cambiare il segno nelle priorità degli interessi sociali sui quali costruire il futuro di tutti.

E’ dal 21 marzo 2014 che alla Camera dei Deputati Ross@ ha depositato un dispositivo per far tenere anche in Italia un referendum sui Trattati Europei (incluso quello istitutivo dell’Eurozona) finora sottoscritti dai governi che si sono succeduti. A maggio di quest’anno il M5S ha depositato le firme della legge di iniziativa popolare che consenta il referendum sull’adesione all’euro.

 

Riteniamo che sulla richiesta di referendum anche in Italia occorra aumentare al massimo la pressione, sia per allargare la “breccia” aperta dalla Grecia, sia per smascherare tutte le ipocrisie e le complicità della politica nell’asservimento o meno ai diktat delle oligarchie europee e delle banche.

Facciamo appello a tutte le forze politiche, sociali e sindacali a porre fine ad ogni illusione sulla riformabilità dell’Unione Europea ed a posizionarsi per una sua rottura, con ogni mezzo necessario. Che questa settimana sia segnata dalla mobilitazione solidale con il popolo greco in ogni città italiana.

Oggi la rottura con l’Unione Europea e l’Eurozona non è più una battaglia di opinione ma una scelta strategica sul futuro e la sopravvivenza dei popoli, della democrazia e degli interessi popolari.

Vada come vada il referendum del 5 luglio in Grecia, abbiamo visto davanti ai nostri occhi come la realtà può cambiare il suo corso e come solo scelte coraggiose possono dare il segno alla lotta per il cambiamento.

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