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Portogallo. La lotta continua

Il concentramento dell’altro ieri davanti all’Assemblea della Repubblica è stato un momento pieno di significato, emozioni e allegria. Lì sono confluite molte volontà e molte lotte. E lì si sono aperte molte porte alla speranza in un futuro migliore per il nostro popolo. Non c’è da stupirsi che negli ultimi anni il Partito Comunista Portoghese abbia insistito sui concetti di “forza del popolo” e di “speranza e fiducia”. Sono elementi fondamentali perché sul piano soggettivo e delle coscienze si possano operare trasformazioni sociali. Il 10 novembre ha rappresentato un passo importante in questo processo. Ora, sarà la forza del popolo, la forza che emana dalla fiducia, dalla speranza e dalle giuste aspirazioni, e la lotta che permette di dare contenuto e forma materiale a questi sentimenti, che non solo continueranno a rappresentare, ma saranno con ancora maggior peso il motore fondamentale della trasformazione del nostro paese.

Mentre stiamo scrivendo queste righe ancora non sappiamo degli sviluppi dopo il 10 novembre, né conosciamo le decisioni del Presidente della Repubblica. Ma indipendentemente da ciò, tutto quanto è già accaduto è di una straordinaria importanza. Ed è stato possibile solo per due ragioni fondamentali:

1 – Perché durante tutti questi anni, e specialmente negli ultimi quattro, ci sono stati molti che non hanno desistito dal lottare. Gli sviluppi politici sono inseparabili dall’approfondimento della lotta sociale e dai risultati concreti di tale lotta che sono stati ben visibili. E’ il caso di dire che “resistere è già vincere” e che “lottare vale la pena”.

2 – Perché il Partito Comunista Portoghese è una forza politica unica nel panorama politico nazionale. Perché questo Partito è veramente un Partito rivoluzionario che sa in ogni momento leggere quali sono le principali priorità e le tappe necessarie per rafforzare in un determinato periodo la lotta rivoluzionaria. Perché ha saputo leggere la realtà e dialogare democraticamente con in vista una posizione comune che non era, e neppure è, il fine in sé stesso, ma prima di tutto uno strumento per trovare una soluzione politica che dia risposta ad alcuni dei più urgenti problemi dei lavoratori e del popolo.
A tutti coloro che si sono emozionati per l’allegria il 10 novembre, è ora importante dire che sarà la loro azione e lotta che determinerà fino a dove potrà arrivare la strada della speranza aperta quel giorno. Sempre dal popolo, con il popolo e per il popolo, la lotta continua!

*Ângelo Alves è membro della Commissione Politica del CC del Partito Comunista Portoghese

 traduzione a cura di Marx XXI

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