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“Un lungo cammino inizia sempre con un piccolo passo”

Abbiamo voluto prendere in prestito le parole di un grande rivoluzionario quando, qualche mese fa, abbiamo iniziato la costruzione della Grande Festa bolognese con i compagni e le compagne di Potere al Popolo Bologna e provincia. Ed oggi, dopo quattro giorni di turni in cucina, al bar, ai tavoli, ai banchetti, ma anche dopo quattro giorni di dibattiti, iniziative e assemblee, possiamo dircelo con chiarezza: i nostri “piccoli” passi sono in realtà enormi, coraggiosi, travolgenti.

Lo abbiamo potuto vedere con i nostri occhi, la forza d’urto che si va costruendo con le nostre menti e le nostre braccia si ingrandisce e si fa omogenea. Nicoletta Dosio l’ha notato già il primo giorno, durante il dibattito sulle resistenze che si schierano dalla parte della Natura contro le esigenze di messa a profitto dei nostri territori da parte del Capitale.

La nostra forza si ingrandisce perché abbiamo scelto e confermato i luoghi del conflitto da vivere e rappresentare: le Periferie. Che queste abbiano la forma dei sobborghi metropolitani, della città diffusa padana, dell’abbandono industriale cui i PIGS sembrano destinati all’interno dell’Unione Europea o delle città distrutte dalle bombe della NATO in altri continenti, a noi importa poco. La nostra gente sta li, e con i compagni dell’Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo, con Rosa Sica e Matteo Giardiello, con la Federazione del Sociale USB, tutti insieme abbiamo affinato i nostri strumenti di lotta per andare a riprenderci le nostre fila e tutto ciò che ci è stato tolto.

La nostra comunità si ingrandisce perché non abbiamo paura di toccare i nodi centrali del sistema di potere che regola le nostre vite, perché Viola Carofalo dice chiaramente che la nostra battaglia è politica e non elettorale, perché Giorgio Cremaschi sa urlare a gran voce che non dobbiamo esitare a scagliarci contro il Partito Democratico, i suoi complici in Parlamento (o ormai fuori…) e i sindacati gialli. Cresciamo perché Sergio Cararo non tentenna quando propone un piano d’azione contro la gabbia politica continentale, un polo imperialista che si nutre di politiche contro i popoli, e che queste abbiano la forma dell’austerità o delle bombe non cambia il senso. Siamo sinceri, studiamo, ci confrontiamo, agiamo direttamente, non abbiamo delegati e siamo fuori dalla logica del tatticismo.

Siamo un soggetto politico serio perché stiamo ore in assemblea la domenica pomeriggio, dopo tre giorni di sfacchinate e di notti insonni e per qualcuno un bel pò di chilometri di strada (penso a Giacomo Marchetti, Davide Bonfante, Luca Lendaro, Lorenzo Alba, Aldo Romaro... ma anche a molti altri), e nonostante la stanchezza i nostri pensieri convergono in una discussione che si muove verso obiettivi chiari, con linee strategiche chiare, proponendo un’Alternativa strutturale e possibile.

Oltre 20 assemblee territoriali si sono messe a lavorare per costruire nei territori la manifestazione nazionale del 20 ottobre, che pretende la nazionalizzazione qui e ora di tutti i settori strategici svenduti e di tutti i settori chiave per la vita delle persone. Attaccheremo il sistema delle cooperative, centro principale della sperimentazione del lavoro precario poi generalizzato con il Job Act, e porteremo alta la bandiera del controllo popolare.

Non abbiamo intenzione di farci fermare da nessuno. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità di fronte alla nostra gente, perché noi siamo diversi, distanti, opposti a coloro che “a sinistra” l’hanno tradita. Perché noi odiamo, di quell’odio sano e di classe di ogni sfruttato, chi ha tradito il popolo. E non ci facciamo ingannare da nessun flauto magico.

Siamo folli? Non credo proprio.
Siamo esaltati? Non credo proprio.
Siamo impauriti? Per niente.

A differenza di quelli che devono “tornare tra la gente”, noi ci siamo già. Non ce ne siamo mai andati, nelle nostre vite e nei conflitti che sappiamo sviluppare. Noi siamo parte del Popolo, e lavoriamo per andare a riprenderci quel che dev’essere nostro: il Potere. Potere al Popolo!

*Potere al Popolo, Bologna

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