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Il voto di Carola Rackete tra rabbia e disgusto

Quando ho letto su Adn-Kronos del voto al parlamento europeo che autorizza l’uso di armi a lungo raggio contro la Russia, quindi un ulteriore passo verso la guerra diretta della NATO, sono rimasto di pietra e scandalizzato leggendo come avesse votato totalmente a favore anche Carola Rackete.

Mi aveva già colpito che fosse stata eletta tra i Verdi (di vergogna) tedeschi, ultra guerrafondai, ma Carola, con questo voto ha screditato irrimediabilmente se stessa, trascinando con lei nel discredito anche chi opera a favore dei migranti (Salvini starà festeggiando a spumante!).

Prima di dare un giudizio più argomentato sulla Rackete, è il caso di ribadire alcune cose importanti che questi “alternativi da hollywood party” hanno infangato.

E’ nella natura dell’umanità, da sempre, quella di sperimentare la possibilità di migrare.

I migranti che giungono tra noi possono arrivare sia per percorsi legali, che per percorsi pericolosi spinti da situazioni di guerra, povertà e per cambiamenti climatici.

I paesi da cui giungono i migranti sono ex colonie europee, sfruttate anche dopo la pseudo-decolonizzazione, con in più in Africa situazioni di guerra e terrorismo sorte sia per le armi della Libia finite in mille mani (Stato distrutto dalla NATO!), sia per il terrorismo ora fomentato da Francia e USA, le cui truppe sono state  costrette ad andare via da Mali, Niger e Burkina-Faso, utilizzando contro questi governi africani anche i nazi-ucraini, quest’ultimi ora attivi anche in Siria in appoggio all’ISIS (quelle “care persone” che la poco saggia Rackete difende).

Le ONG che operano per il soccorso in mare, checché ne dicano alcuni critici (molto a cavolo), non sono complici o stupidamente a favore per sentirsi un ruolo, ma molto più semplicemente sono solo un “cerotto”, una medicazione a una situazione creata direttamente e indirettamente dai governi europei.

La situazione è che sia i governi europei, che gli “alternativi da salotto” sono essenzialmente razzisti.

Se di Borrell è esplicito il razzismo nella frase “noi il giardino, il resto del mondo è la giungla”, il razzismo di Carola Rackete (e dei Verdi tedeschi e “alternativi da salotto” vari) è solo nascosto da una patina di “buonismo”.

Come fa la Rackete (e varia fanghiglia al suo salotto) non vedere che le guerre da 30 anni, anche quelle in Ucraina, in Africa e in Medio Oriente, sono tutte costruite direttamente o per interposta persona dagli Yankee, dalla NATO e da una Unione Europea ora esplicitamente guerrafondaia?

La risposta è semplice, Rackete come Borrell, pensa che “noi” (l’Occidente buonista) siamo il bene e segnatamente la Russia è il male: nessun dubbio sfiora quelle menti.

Io credo che il problema dei migranti esisterà sempre, ma in tale fenomeno vanno interrotte le politiche predatorie occidentali, vada sostenuto lo sviluppo delle nazioni povere (e ci sta pensando la Cina), vada costruita da noi una politica di accoglienza e inclusione e non solo di semplice salvataggio in mare (il già detto “cerotto”), a fronte di una politica italiana razzista di nascondere la migrazione sotto il “tappeto”.

Voglio ricordare alla facinorosa Rackete che chi fonda la propria sicurezza sulle armi, dalle armi sarà distrutto e che i veri pacifisti hanno già uno slogan: “beati quelli che operano per la pace perché saranno chiamati figli di Dio”.

 * tutor corso per inclusione migranti

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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11 Commenti


  • Andrea vannini

    più che “cerotto” utile idiota. L’ altra faccia di salvini.


  • Manlio Padovan

    Chi sono i barbari?
    Quelli che vanno nello spazio sparati a razzo come fece Jeff Bezos col suo razzo personale o quelli che sbarcano da barconi e gommoni perché noi li costringiamo a fuggire dai loro paesi? I ricchi e i superricchi che dettano le leggi ai politici, che sono i loro servi, secondo un modello di pura oligarchia o quelli che ogni giorno rendiamo poveri costringendoli a migrare per farsi profughi o clandestini? Coloro che hanno nelle mani le sorti del mondo o i nuovi schiavi per debiti?
    Non esiste un problema di immigrazioni!
    Esiste un problema di perdurante imperialismo, come di sfruttamento delle risorse locali attraverso il neocolonialismo, come di governi fantoccio delle potenze imperialiste…alla faccia delle ONG!
    L’Europa fu scoperta da chi veniva da oriente, dalle terre del sole: surya in sanscrito significa sole: la Siria è la terra del sole.
    Abbiamo dimenticato che Europa, fulcro della cultura occidentale, fu fondata proprio dai migranti che si dirigevano verso Erebu: la “terra del tramonto” in una lingua della Mezzaluna fertile.
    Abbiamo dimenticato che fu proprio in Erebu/Europa, sei secoli prima della nostra era quando ancora non c’erano ebraismo e cristianesimo, che la Costituzione di Solone cancellò la schiavitù per debiti anche con provvedimenti retroattivi e recuperò quei poveracci alla comunità; abbiamo dimenticato che a quella Costituzione seguì la prima riforma in senso democratico di Clistene per spezzare la potenza delle genti nobili, intorno alle quali si era imperniata fino ad allora la vita politica della Polis. (G. Giannelli TRATTATO DI STORIA GRECA)
    Siamo oppressi da una tecnologia di dimensioni sempre maggiori, con velocità sempre più elevate, di una violenza sempre più crescente. Si può considerare progresso cercare di stabilire una vita dell’uomo su Marte, o altre amenità dello stesso tipo, se ancora oggi non siamo riusciti a progettare un progresso che ci assicuri uno sviluppo scientifico tecnologico politico economico sociale ecc. ecc. in grado di garantire la crescita e la conservazione della vita dell’uomo e non solo, qui sulla terra?
    Ma la politica dell’occidente ebraico-cristiano è orientata a considerare il cibo come arma. Già avvenne con la cosiddetta “rivoluzione verde” che gli USA imposero, perché “chi controlla il cibo controlla i popoli.
    Ecco allora che la politica del cibo, disciplinata ed imposta da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale tramite l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) contro l’interesse dei popoli e contro la loro volontà, ha alterato profondamente il mercato e la produzione interna dei Paesi in via di sviluppo e non solo, in modo tale che perdessero l’autosufficienza alimentare per divenire in tutto e per tutto dipendenti dal cibo importato. E ciò al fine di controllare in quei Paesi la crescita demografica che avrebbe potuto costituire e potrebbe costituire un deterrente ai soprusi imperialistici dell’Occidente ebraico-cristiano: leggi USA. Questo è il risultato ottenuto dal National Security Study 200 (detto Nssm-200) redatto da Henry Kissinger nel 1974 dietro esplicita richiesta del vicepresidente Nelson Rockfeller. Piano che fu desecretato nel 2009.
    L’OMC, che prese vita a circa un ventennio (1995) dalla stesura del Nssm-200, ha condotto politiche palesemente rivolte a favorire con ogni mezzo possibile l’attività delle multinazionali dell’agri-business, agevolando la diffusione planetaria degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) – nel cui novero rientrano le sementi “suicide” – anche attraverso l’ingiunzione alla renitente Unione Europea di spalancare le proprie porte alla produzione e al commercio di questo genere di prodotti malgrado gran parte dell’opinione pubblica e dei rappresentanti politici del “vecchio continente” fosse fortemente contraria a ciò. La diffusione su scala planetaria di questi prodotti, disciplinata ed imposta obtorto collo da Banca Mondiale e Fmi, ha alterato profondamente il mercato e la produzione interna dei Paesi in via di sviluppo, in modo tale che perdessero l’autosufficienza alimentare per divenire in tutto e per tutto dipendenti dal cibo importato.
    (G. Gabellini “Chi controlla il cibo controlla i popoli”. Alimentazione, demografia e potere nei documenti strategici Usa da l’Antidiplomatico)
    Cioè: per sottometterli li costringiamo alla fame affinché non abbiano a riprodursi.
    E poi ci lamentiamo se vengono qui da noi!


  • walter

    Lo so che dirlo (farlo sapere) dopo non vale più nulla, ma una persona non può ottenere un credito solo per UN suo gesto. Oltretutto senza valutare cosa si ottiene con quel gesto e in quali ALTRE strade porta. Quello che fa la Rackete è quell’attivismo tipico della sinistra da salotto ma con i dread che fa più “alteeeernativo”. E si fanno sempre fregare ogni volta.


    • Redazione Contropiano

      Ogni conflitto avviene su un problema, non sull’universo mondo… Nella fattispecie del salvataggio aveva piena ragione Rackete e torto marcio Salvini. Ergo, giusto difenderla per quello.
      Il resto, come si dice, si vede alla distanza… Ma delle Ong (tranne un paio..) abbiamo sempre parlato criticamente…


  • Andrea vannini

    di più: costei non é stata eletta nelle file dei verdi guerrafondai ma in quelle della linke. una ragione in più, fra le altre, a favore di Sahra Wagenknecht che con questa pseudosinistra ha chiuso.


  • Pasquale

    Tutto il rispetto per ciò che Rakete ha fatto in mare per i migranti. Purtroppo, però, votare come gli altri guerrafondai europei compresi gli italiani, i quali sono a loro volta coloro che hanno creato le condizioni per fare fuggire da casa propria tutti questi migranti, vuol dire tradire i migranti stessi e prenderli in giro dopo averli salvati. Rakete si rivela appartenente a quella sinistra atalantista borghese che tanto fa comodo all’ impero e ai russofobi di casa nostra.


  • jacomo palomino

    Solo per precisare che Carola non è tra i “verdi” …ma nel gruppo della sinistra GUE/NGL . Dove quando eletti c’erano anche i compagni di Rifondazione .
    Forse piu’ che sdegnarci sarebbe utile confrontarci con queste persone .
    Ad esempio potreste farle una intervista . I riferimenti sono sul sito del Parlamento Europeo .


  • Andrea Vannini

    Con una che vota per i natofascisti ucraini e anche per quelli Venezuelani non c’ è che da smascherarla, contestarla e renderle la vita politica è non la più difficile possibile. Ha da pagare, lei e gli infami come lei.


  • Yak

    La Rackete è stata eletta nella bollita “Linke”, non nei Verdi


  • Ettore Cauli

    Mi dispiace assai che abbia votato a favore. Il passato suo conta, ma per il futuro, la sua è una scelta sbagliata. La scelta della guerra contro la Russia è sbagliata. E pensare che tutto è iniziato perchè il popolo del Dombass, ha chiesto più libertà, Autonomia. E allora libertà per tutti, liberi tutti.
    Facciamo l’amore e non la guerra.


  • Mauro

    Si dice che la Racket/e sia figlia di un ‘grosso’ commerciante d’armi…

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