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Afghanistan. Uccisi sei militari Usa e dieci dipendenti dell’Onu

Giornata decisamente pesante in Afghanistan per le truppe della Nato e le organizzazioni collaterali. Sei militari statunitensi sono uccisi in violenti scontri con la guerriglia afgana e pachistana in una zona dell’Afghanistan al confine con le aree tribali pachistane. Lo rivela oggi il Washington Post, precisando che gli scontri sono avvenuti nel corso di un’offensiva condotta dalle truppe Usa nella provincia di Konar, una delle più violente del paese dal 2005. Secondo quanto racconta un militare degli Stati Uniti al quotidiano, con questa operazione le forze Usa si sono spinte più avanti verso il confine con il Pakistan di quanto non facessero da anni, uccidendo numerosi militanti e scoprendo molto depositi di armi. Dieci dipendenti stranieri delle Nazioni Unite sono rimasti uccisi durante un assalto alla sede dell’Onu a Mazar-i-Sharif, città nel nord dell’Afghanistan. La folla protestava contro Wayne Sapp, il pastore fondamentalista cristiano della Florida che il 21 marzo aveva bruciato una copia del Corano

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