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Polemiche sull’occupazione della Croce Rossa. Ma i lavoratori non mollano

L’ Unione Sindacale di Base ieri ha occupato il Comitato Centrale in Via Toscana a Roma per chiedere la salvaguardia dei posti di lavoro e chiarezza sul futuro di CRI.

Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Commissario Rocca nella giornata di ieri sono gravi e rappresentano una versione scorretta e strumentale di quanto successo. Altrettanto gravi sono le prese di posizione di alcuni sindacati che anziché difendere il diritto dei lavoratori a partecipare ai tavoli di trattativa e la legittimità della protesta preferiscono allinearsi alle posizioni datoriali e attaccare la USB, mistificando il senso e la verità dei fatti.

Per questi motivi ci sentiamo in dovere di ristabilire la verità dei fatti su quanto successo ieri.

In primis vogliamo informare tutti quelli non presenti all’incontro convocato ieri pomeriggio che non e’ stata la Usb a impedire lo svolgimento della trattativa ma e’ stata la Dirigenza a dichiarare di non voler iniziare la riunione se non si fossero di fatto allontanati dalla stessa i numerosi lavoratori che come usb avevamo inserito nella delegazione trattante e comunicato ufficialmente. Come USB abbiamo ritenuto doveroso, nel silenzio assordante e per noi complice di tutti gli altri sindacati, affermare il diritto dei lavoratori ad essere presenti vista la gravità della situazione determinatasi con gli ulteriori mancati rinnovi dei contratti a termine al CEM. Inoltre abbiamo chiesto di affrontare nell’incontro la questione più’ generale del futuro dell’ente visto il susseguirsi negli ultimi mesi di segnali negativi come le mancate proroghe dei contratti precari scaduti a Foggia e a Roma, la mobilità selvaggia, la mancata applicazione delle tutele delle leggi 104 e 626, le crescenti difficoltà a prorogare le convenzioni e soprattutto l’assoluta mancanza di certezze sul futuro di cri in vista della sua riorganizzazione nonché l’evidente inversione di tendenza sui precari sempre più’ soggetti a licenziamenti anziché alle dovute stabilizzazioni. Abbiamo pertanto chiesto che la riunione si svolgesse anche con questi temi all’ordine del giorno oltre che quelli previsti già e cioè, tanto per correttezza d’informazione, “ le sacche di spreco nella gestione del comitato provinciale di Roma e riorganizzazione del comitato stesso”.

A fronte di queste richieste la posizione della dirigenza e’ stata rifiuto delle stesse e, visto che i lavoratori non intendevano allontanarsi, la riunione non e’ stata iniziata e la dirigenza ha abbandonato il tavolo. Di fronte a tale atteggiamento di sordità e chiusura abbiamo informato i presenti che non avremmo lasciato la sede di CRI fino a quando il Commissario non avesse preso precisi impegni per convocare un tavolo interministeriale in tempi stretti sul futuro di CRI e a dare garanzie di immediata proroga di tutti i contratti scaduti. Infine abbiamo stigmatizzato l’atteggiamento della dirigenza cri che convoca i sindacati solo per gestire i tagli e le ristrutturazioni a fatti compiuti, mentre omette di convocarli per le scelte strategiche e di più’ immediato impatto occupazionale.

Mentre attendavamo risposte sono intervenute le forze dell’ordine chiamate da cri e hanno identificato i lavoratori promettendo denunce penali se non avessero liberato i locali. Responsabilmente, considerata la situazione di precarietà dei lavoratori, abbiamo deciso di rimanere a colloquio con il Commissario Rocca una ristretta delegazione di rappresentanti sindacali e un portavoce dei lavoratori autoconvocati e di spostare la protesta con un presidio sotto la sede cri. Il colloquio con il Commissario per definire tempi e modalità del tavolo richiesto non ha sortito gli esiti sperati e anzi voi e’ stata una finale netta chiusura sulle nostre ragionevoli richieste. Ritenendo tale posizione del Commissario un chiaro segnale di mancanza di attenzione e di pregiudiziale chiusura a posizioni sindacali non concertative, la delegazione sindacale ha deciso di proseguire l’occupazione che e’ tutt’ora in corso e di convocare tutti i lavoratori ad una assemblea aperta che si terrà oggi alle ore 12 sotto la sede nazionale CRI, anche per decidere come proseguire la mobilitazione. Auspichiamo che il tanto sventolato senso di responsabilità del Commissario straordinario lo induca in queste ore a venire incontro alle richieste avanzate e a ripristinare, così un clima di serenità che tutti auspichiamo ma che sicuramente dovrà riempirsi di contenuti concreti e di rapide e positive risposte.

 

L’audio dell’intervista realizzata da Radio Città Aperta:


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