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La mala Europa di Mario Monti

 

A volte si rimane basiti dal candore con cui super-esperti di chiara fama dicono cose gravissime. Innanzitutto per la loro reputazione.

Riportiamo un lancio dell’agenzia Ansa su Mario Monti.

 

L’euro è malato? L’Unione europea stenta ad uscire dalla crisi? La malattia si chiama mancanza di un vero, soddisfacente mercato interno dell’Ue; un terreno mal fertilizzato sul quale si è tuttavia fatta crescere la valuta unica: è la diagnosi di Mario Monti, ex commissario europeo al Mercato interno e alla Concorrenza, ora presidente dell’Università Bocconi, intervenuto oggi a Firenze alla giornata conclusiva del Festival d’Europa in una tavola rotonda dal titolo «L’Euro e la governance economica globale». La valuta unica, ha sottolineato Monti, è «nelle mani affidabili della Banca centrale europea (Bce)». Tuttavia, «per gestire in modo soddisfacente un valuta unica», ha detto Monti, parlando dalla Sala dè Cinquecento di Palazzo Vecchio, «occorre una unione economica ben funzionante», mentre questa, ha detto, è stata «negletta» finora dagli europolitici. Molto poco è stato fatto, ha detto Monti, che ha fatto un paragone con un’altra regione con una moneta unica, come gli Stati Uniti: «Noi, qui in Europa, abbiamo molti ostacoli in più: barriere linguistiche, politiche, regole e mercati del lavoro distanti fra loro, politiche fiscali eterogenee, politiche energetiche differenti. Tutte componenti, ha rilevato l’economista, su cui i Paesi europei hanno proceduto in ordine sparso».

 

La bellezza della sala – in cui Leonardo dipinse e vide andare distrutta La battaglia di Anghiari – non ha evidentemente portato consiglio Monti. Dire dopo 50 anni di costruzione dell’Unione europea che «occorre una unione economica ben funzionante», “mentre questa, ha detto, è stata «negletta» finora dagli europolitici” significa, di fatto, dire che si tratta di un progetto mal concepito, peggio realizzato e di scarsa prospettiva. Nonostante questo, esperti come Monti non smettono di “consigliare sacrifici” pur di proseguire nel solco tracciato senza rimetterlo in discussione.

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