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Sardegna: “No alla servitù energetica e all’isola-discarica”

In questo giorni due notizie rimbalzate sulla stampa isolana hanno messo in luce il livello d’inquinamento della nostra terra e il grado di asservimento ai diktat statali dei politici unionisti in regione:
la prima ci ricorda che, secondo il rapporto della commissione Sentieri dell’Istituto superiore della sanità, la Sardigna è la terra più inquinata dello Stato italiano.
La seconda ci informa che l’assessore all’ambiente Donatella Spano vorrebbe dare il via libera all’ampliamento dell’inceneritore di Tossilo a Macomer senza neanche aspettare l’esito della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del servizio Savi.
Secondo i dati elaborati dal comitato “Medici per l’ambiente” il livello di diossina con il nuovo impianto di Tossilo aumenterà del 30%. Il fatto che l’assessore voglia letteralmente scavalcare tutte le rimostranze contro il nuovo impianto messe nero su bianco da comitati e cittadini e che dovrebbero aiutare il servizio Savi a comprendere meglio le problematiche che porteranno ad una decisione sul Via, fa capire che tra la giunta Pigliaru e la precedente giunta Capellacci non vi è nessuna differenza per quanto riguarda le scelte sulle politiche ambientali ed energetiche.
Intendiamo lanciare con forza un ulteriore allarme sulla salute della nostra terra, soprattutto nell’attesa delle decisioni che riguardano le costruzioni dei vari impianti solari, termodinamici, a biomasse, eolici etc. che società italiane o multinazionali vogliono costruire in Sardigna, nonostante la contrarietà espressa dagli abitanti dei territori soggetti a tali servitù.
Ricordiamo inoltre che la Regione non si oppose allo Sblocca Italia, che di fatto mette nelle mani del Governo la decisione di costruire nuovi impianti impattanti. 
Anche in virtù di questo fattore la nostra preoccupazione più grande riguarda, oltre a tutte le richieste già depositate in Regione, la possibile individuazione della Sardigna come sede del Deposito nazionale delle scorie nucleari.
Vista la totale incapacità di questa Giunta di difendere i nostri interessi e la sua palese connivenza con gli interessi dello Stato italiano, invitiamo tutto il popolo Sardo a vigilare.  E’ assolutamente necessario che il nostro popolo faccia pressione in tutte le sedi possibili contro questa Giunta regionale che sta avvallando totalmente il progetto di fare della Sardigna una piattaforma energetica ad uso e consumo dell’Italia e una terra di stoccaggio per i rifiuti italiani ed europei, di qualsiasi natura essi siano.

A Manca pro s’Indipendentzia

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