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La Nato continua a martirizzare le citta libiche

La Nato ha condotto questa notte nuovi raid definiti «intensivi» contro obiettivi su Tripoli. Lo riferisce la stessa Nato in un comunicato, nel quale come al solito si legge che tra gli obiettivi c’erano centri di comando, siti militari e di stoccaggio di armi. Gli abitanti di Tripoli non sono attualmente in grado trovare benzina per le propria auto e il gas continua a scarseggiare nella capitale. Le stazioni di rifornimento sono rimaste chiuse per una settimana, aggiunge un abitante, secondo cui le persone si stanno spostando un autobus o in moto.

La Nato continua cosi a martirizzare le citta e le infrastrutture libiche. In tutto ieri – spiegano al Comando Nato di Napoli in una nota – ci sono state 139 uscite e 58 raid.
Gli elicotteri inglesi impiegati nell’
attacco di ieri sono stati quattro, partiti dalla nave HMS Ocean che naviga al largo della costa libica. Sono lunghi diciassette metri e si muovono con un equipaggio di due piloti. La loro potenza di fuoco è devastante. In dotazione hanno sedici missili Hellfire anti carrarmato, razzi e cannoni da 30 millimetri. Volano a 259 chilometri l’ora e si possono allontanare per più di cinquecento chilometri. Gli elicotteri francesi utilizzati nell-attaco sono stati invece dodici. Rientrati alla base, risucchiati nella pancia della HMS Ocean, i due piloti inglesi della prima missione si sono concessi alla telecamere della Bbc e di Sky ma con il viso coperto.

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