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Europa in nero. Traballano tutte le borse, Milano fa peggio

Lo stallo sul debito Usa, il taglio del rating della Grecia e i timori legati legati alla manovra in Italia innescano un nuovo scivolone sui mercati europei più esposti alla crisi, ovvero Milano, Madrid e Atene. Apparentemente immuni gli altri listini che hanno contenuto le perdite, al punto che l’indice paneuropeo ha lasciato sul terreno soltanto uno 0,27 per cento. E così dopo che nella notte hanno tremato le Borse asiatiche (Shanghai -2,96%) e si sono impennate le materie prime (record storico per l’oro a 1.614,19 dollari), nel Vecchio Continente si è rivisto un copione ormai consueto: Piazza Affari è caduta più degli altri (-2,48%), con i titoli bancari sotto attacco, mentre sul mercato dei titoli di Stato lo spread dei rendimenti rispetto al Bund tedesco è balzato oltre i 290 punti. Il tutto mentre Francoforte ha remato contro crescendo dello 0,25% e Londra ha limitato il calo intorno ad una frazione di punto (meno 0,16%). A pagarla cara, invece, insieme alla Borsa italiana sono state Madrid e Atene che hanno perso, rispettivamente, l’1,92% e l’1,86 per cento, mentre in Grecia Moody’s ha deciso di falciare il rating del Paese ellenico con un doppio, portandolo ormai a un soffio dal default. Più cauto, invece, l’andamento a Wall Street, dove il Dow Jones sta cedendo circa 0,30 punti percentuali (ore 19:30), nonostante il Congresso non abbia ancora raggiunto un accordo per innalzare il tetto all’indebitamento del Paese. E proprio il presidente Barack Obama, che nei giorni scorsi aveva parlato di Armageddon, è tornato a ribadire la priorità di risolvere il nodo-debito. Un accordo, ha detto, deve essere trovato da repubblicani e democratici insieme. Gli investitori sono preoccupati quindi per gli effetti del nuovo piano di salvataggio della Grecia e, soprattutto, per le incognite sul debito statunitense. Se entro il 2 agosto non so trova un accordo sull’innalzamento del tetto al debito pubblico, il Paese rischia tecnicamente il default. E secondo l’Fmi senza accordo si rischia un forte shock. La situazione Usa è quindi ancora incerta e i timori legati all’ipotesi di default della prima economia mondiale sembrano ripercuotersi principalmente sui mercati più deboli. A Piazza Affari, ad esempio, i titoli che sono stati maggiormente colpiti sono quelli del comparto bancario con Intesa SanPaolo (-8,33%) e UniCredit (-7,03%) che hanno perso a vista d’occhio. A livello continentale invece hanno fatto bene le auto, tra queste anche Fiat che è cresciuta dell’1,35 per cento. Controcorrente invece Francoforte, dove si è mosso bene il colosso farmaceutico Bayer (+1,27%) in scia all’annuncio che un proprio farmaco è utile anche per le malattie vascolari. Sempre nello stesso settore anche la concorrente Roche (+2%) dopo che Merrill Lynch ha alzato il rating a ‘buy’ da ‘neutral’. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra -0,16% – Parigi -0,77% – Francoforte +0,25% – Madrid -1,92% – Milano -2,48% – Amsterdam -0,39% – Stoccolma -0,42% – Zurigo -0,24%.

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