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Cina. Capitalisti sì, tangenti no

Un tribunale della provincia cinese del Sichuan ha comminato la condanna a morte ad un funzionario statale responsabile di aver preso tangenti. lo riferisce lo Shanghai Daily. Li Hua, ex general manager della filiale del Sichuan della China Mbobile, l’operatore di telefonia mobile cinese, è stato condannato ieri alla pena di morte dal tribunale della città Panzhihua. Secondo l’accusa, Li, al quale sono stati concessi due anni di sospensione della sentenza, si sarebbe appropriato di oltre 1,6 milioni di euro in tangenti mentre era al vertice della China Mobile in Sichuan, il più grande operatore di telefonia mobile al mondo per numero di abbonati. Per cercare il perdono dalla corte, il manager ha restituito quasi 1,3 milioni di euro, ma non c’è stato nulla da fare. L’unica cosa che gli ha concesso la corte è stata la possibilità di commutare la pena di morte in ergastolo qualora mantenga un comportamento adeguato in carcere.

Un altro modo di intendere le regole dell’accumulazione capitalistica. In Italia ci accontenteremmo del licenziamento…

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